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IL 90% DEI DOCENTI SI RENDE CONTO CHE PRENDE UNO STIPENDIO RIDICOLO, ANIEF: TROPPI ANNI BUTTATI, ORA È IL TEMPO DI RECUPERARE ALMENO 4 MILA EURO CON APPOSITO RICORSO

"Sono gli insegnanti i primi a rendersi conto della modestia dei loro stipendi: lo dice una ricerca dell’Eurispes dalla quale emerge che quasi il 90% dei docenti interpellati sostiene che la retribuzione mensile è insoddisfacente..."



Sono gli insegnanti i primi a rendersi conto della modestia dei loro stipendi: lo dice una ricerca dell’Eurispes dalla quale emerge che quasi il 90% dei docenti interpellati sostiene che la retribuzione mensile è insoddisfacente. Con il 2° Rapporto sulla Scuola e l’Università, pubblicato da Giunti Scuola, l’istituto di ricerca rivela una profonda insoddisfazione tra gli insegnanti, che parte dagli investimenti nell’istruzione e arriva alle condizioni retributive. Dalla ricerca, sintetizzata dalla stampa specializzata, emerge che l’87% dei docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado, l’88% degli insegnanti delle scuole superiori, e il 90,2% dei professori universitari ritengono che gli investimenti in istruzione siano inadeguati. Circa il 90% dei docenti delle scuole esprime invece insoddisfazione per il proprio trattamento economico, una percentuale che si attesta al 65% tra i professori universitari.



La coscienza da parte dei docenti, come del personale Ata, del basso stipendio che percepiscono, del resto, non è altro che la conferma di un dato oggettivo bene evidenziato, ad esempio, dall’ultimo rapporto annuale Eurydice Teachers’ and School Heads’ Salaries and Allowances in Europe. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che il rinnovo contrattuale 2019-21 sottoscritto in via definitiva il 18 gennaio scorso all’Aran ha potuto incidere solo sull’inflazione del triennio di competenza, superando abbondantemente il costo della vita di quel periodo, mentre poco ha potuto fare per arginare la discesa del potere di acquisto del personale scolastico per quanto accaduto prima e dopo il 2019-21”.



“Anche il governo Meloni ha preso atto della situazione, andando ad approvare l’indennità di vacanza contrattuale prevista per le legge nei casi, come l’attuale, di rinnovo scaduto. Solo che la percentuale applicata da un paio di mesi risulta davvero troppo ridotta: considerando gli arretrati, ogni docente secondo i nostri calcoli avrebbe dovuto prendere in media 4.000 euro: quello che adesso stiamo cercando di fare recuperare ai dipendenti con delle diffide per tutti e con un ricorso specifico per i precari, attraverso i quali adottare semplicemente quanto è previsto dalle norme vigenti per i lavoratori in attesa di rinnovo contrattuale. È loro interesse – conclude Pacifico – quindi rivolgersi alle nostre sezioni sindacali territoriali per verificare come procedere”.

 


COME RECUPERARE L’INDENNITÀ DI VACANZA CONTRATTUALE PIENA

Diventa dunque indispensabile recuperare l’indennità di vacanza contrattuale piena prevista per legge, da assegnare almeno per gli anni 2022 e 2023: ad un insegnante laureato della secondaria ad inizio carriera vengono infatti assegnate, da questo mese, la miseria di poco più di 9 euro mensili, a fronte degli 85 euro circa che dovrebbe percepire. Ecco perché Anief ha prodotto una diffida per recuperare il maltolto. Per chi è interessato a non soccombere all’ennesimo sopruso economico, il sindacato ha creato una pagina internet apposita, attraverso la quale presentare direttamente la richiesta per aderire alla campagna di recupero - in attesa della sottoscrizione del Ccnl 2022/2024 - dell'indicizzazione dell'indennità di vacanza contrattuale liquidata mensilmente negli stipendi a decorrere dal 1° aprile 2022 secondo l'aggiornamento Nadef per l'indice del tasso di inflazione programmata 2022 e per il tasso previsionale 2023.



Chi sostiene che non ha prodotto aumenti adeguati al periodo fornisce una pessima informazione: lo sostiene il sindacato Anief, firmatario del Ccnl 2019/21, confortato dai numeri. “Rispetto all’incremento dell'inflazione certificata nel periodo corrispondente al rinnovo contrattuale, pari al 2,3%, il personale scolastico ha ottenuto aumenti del 4,2% recuperando in questo modo tutto l’innalzamento del costo della vita più l’intera parte degli arretrati”, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.




di LA REDAZIONE


contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it


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