GPS e algoritmo: i docenti immessi in ruolo che restano in graduatoria sottraggono posti ai supplenti? Scopriamolo insieme
- La Redazione
- 4 ore fa
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“Quando un docente viene immesso in ruolo rimane comunque in graduatoria: cosa significa per le supplenze”

Ma è vero che i docenti passati in ruolo ma ancora presenti nelle GPS sottraggono ingiustamente posti ai supplenti? Chiariamo questo dubbio una volta per tutte e cerchiamo di seminare la concordia tra quanti sono passati a tempo indeterminato e quanti speranzosi attendono la nomina giusta dall'algoritmo pigro che andrà a gestire l'assegnazione delle cattedre al 30 giugno e al 31 agosto.
Innanzitutto è importante preliminarmente affermare che un docente quando viene immesso in ruolo, e quindi si prepara ad affrontare l’anno di prova, rimane in graduatoria. È compito dell’ufficio scolastico depennare il docente confermato in ruolo dalla graduatoria della stessa CDC in cui è entrato in ruolo.
Questa operazione è importantissima perché altrimenti si rischia di FALSARE LE POSIZIONI. Di fatto, in merito alle assegnazioni, non avviene nulla di sbagliato.
Il CCNI su questo si è già espresso dettagliatamente, i docenti immessi in ruolo sulla medesima CDC devono essere depennati, ma possono invece permanere nelle GPS se concorrono per altre CDC. In questo caso il docente può anche partecipare all’istanza di conferimento delle supplenze per una diversa CDC rispetto a quella in cui è già di ruolo. Questo è un diritto insindacabile sancito dal CCNI.
Chiarito questo torniamo alla domanda iniziale: Ma quindi chi è di ruolo sottrae ingiustamente posti ai supplenti? A tal proposito è importante chiarire che chi è di ruolo NON SOTTRAE INGIUSTAMENTE posti ai supplenti.
Questa confusione è data dal fatto che gli uffici scolastici non depennano chi è stato confermato in ruolo nelle medesime CDC, a volte questi ritardi si trascinano di anni in anni, ma di fatto non influenza il conferimento delle supplenze ad altri candidati. Anche perché le supplenze non vengono attribuite a tutti i candidati ma solo a chi ha presentato l’ istanza delle 150 preferenze. Questa operazione come abbiamo già detto non va a “rubare” il posto ma va solo a falsare la reale posizione.
Anche sul diritto insindacabile sancito dal CCNI, che prevede che un docente può rimanere in graduatoria per partecipare al conferimento di supplenze su una CDC diversa, ci sono notevoli polemiche.
A tal proposito è importante chiarire che anche in questo caso nessuno sottrae ingiustamente posti ai supplenti, anzi, chi è di ruolo e decide di accettare una supplenza su un’altra CDC lascia libero quel posto che sarà quindi occupato da un’altra supplenza.
In virtù di quanto appena dichiarato è evidente che il problema non sussiste tra colleghi. Si tratta di una gestione poco efficiente delle graduatorie. Gli uffici scolastici, per garantire la reale posizione, dovrebbero depennare dalle graduatorie i candidati già confermati in ruolo su una specifica CDC. Quindi niente astio su una questione antipatica, ma che di fatto non pregiudica nulla in termini di assegnazioni di cattedre a tempo determinato.
di LA REDAZIONE
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