Famiglie e debiti: nuova rottamazione e taglio Irpef al centro dell'agenda di governo, meno carico fiscale per un fisco più gestibile
- La Redazione

- 28 ago
- Tempo di lettura: 2 min
"Queste due misure mirano a ripristinare il rapporto di fiducia tra Governo e cittadini, ponendo il ceto medio al centro della ripresa fiscale... "

Le tasse a volte rappresentano un vero e proprio macigno da sopportare sulle proprie spalle e mettono le famiglie davvero a dura prova. Il governo sta lavorando ad alcune misure per aiutare chi ha debiti fiscali e, al contempo, permettere allo Stato di recuperare somme dovute. Tra gli obiettivi c’è aiutare chi non è evasore ma si trova in difficoltà nel pagamento delle tasse. Queste nuove misure sono pensate per alleggerire il carico fiscale e rendere i debiti con il fisco più gestibili.
A seguire parleremo delle due misure che si pongono tale obiettivo, la rottamazione "quinquies" e il taglio dell'Irpef.
Rottamazione “quinquies”, di cosa si tratta? È una misura che va ad agire sulle cartelle esattoriali che consente di rateizzare i debiti fino a 120 rate (10 anni), senza alcun costo di anticipo e con la possibilità di saltare 8 rate senza perdere i benefici. Riguarda tutti coloro che risultano debitori all’agenzia delle entrate nel periodo tra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023. Al momento resta una proposta in sede parlamentare ma con un esame in Senato previsto nella legge di Bilancio 2026.
Taglio dell’Irpef Una proposta guidata e voluta da Forza Italia per andare incontro alle esigenze del ceto medio.
L’intenzione è quella di andare a ridurre l’aliquota Irpef del secondo scaglione (dal 35% al 33%), con limite reddituale fino a 60.000€.
I simulatori hanno indicato le seguenti situazioni di risparmio:
Circa 500€ annui per redditi fino a 50.000€
Circa 1500 € annui per redditi compresi tra 50.001€ e 60.000€
Ottenendo così uno sgravio fiscale di circa 4 miliardi di euro per tutte le famiglie. Lavorando sulla crescita economica delle stesse.
Queste due misure sono state pensate per ripristinare il rapporto fiduciario tra Governo e Cittadini, facendo emergere il ceto medio come protagonista della ripresa fiscale, già sostenitore della maggior parte del gettito fiscale del nostro paese.
di NATALIA SESSA






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