I giovani devono poter esprimere al meglio la propria creatività e forza d'animo, avendo il coraggio di andare controcorrente, così che cuore ed anima possano...

Con il passare del tempo, in una società superficiale e consumista, ci si è quasi abituati all'idea che nella vita non sia importante seguire i propri sogni, le proprie ambizioni, ma sia fondamentale ottimizzare il proprio tempo così da trovare un posto di lavoro sicuro, conformandosi ad una società che tende a soffocare la nostra creatività, trasformando le nostre passioni in misere perdite di tempo, inutili tentativi di una felicità lontana e mai all'altezza delle nostre aspettative.
Questa demotivazione che tende a dilagare tra i più giovani rende più difficile ed articolato il loro percorso di crescita: le nuove generazioni si ritrovano prive di stimoli, apatiche, insensibili ad ogni cambiamento, prive di mete da perseguire, obiettivi da raggiungere, sogni nei quali credere fermamente, incapaci di mettere a nudo la propria anima, alle prese con uno scudo che possa fungere da corazza in un mondo troppo spesso crudele ed incapace di comprendere fino in fondo i loro bisogni.
Eppure la funzione degli insegnanti e dei genitori, nella veste di educatori, è proprio quella di consentire ai più giovani di ricominciare a sognare, restituendo loro un futuro nel quale confidare e dove poter esprimere al meglio la propria creatività e forza d'animo, avendo il coraggio di andare controcorrente, così che cuore ed anima possano trovare pieno appagamento e realizzazione.
I genitori, sempre più propensi al lavoro ed alla produzione, tendono a dedicare poco tempo ai propri figli, così da non avere più contezza dei loro desideri, dei loro bisogni, delle loro fragilità.
Si cerca pertanto di sopperire a tali lacune attraverso regali, doni, vacanze, tralasciando gli aspetti più importanti, quelli più rilevanti, dimenticando la vera essenza dei propri figli, inibendo dialogo e comunicazione.
A tal fine, però, il filosofo, saggista e psicoanalista Umberto Galimberti invita gli adulti a guardarsi dentro, imparando a confrontarsi con i giovani, sottolineando come quel denaro e quel potere, a cui affidano la loro identità ed autostima, non è tutto.
Ecco allora l'importanza di una guida sempre presente, di un punto di riferimento, di un faro nella notte che illumini il cammino: non importa quanto tempo possa volerci ma occorre stringere i denti ed andare avanti, lottare per ciò in cui si crede, investire nei propri sogni, nella propria felicità, perché solo in tale maniera riusciremo a realizzare noi stessi, senza rimpianti o ripensamenti, regalandoci un'opportunità per andare oltre, non soffermandoci all'apparenza ma prendendoci cura della nostra anima, senza ignorare mai i nostri bisogni, ma anzi imparando ad ascoltare noi stessi senza ricercare il consenso degli altri, consapevoli che il nostro sentire abbia una notevole importanza e che il pensiero altrui non debba influenzare il nostro modo di agire o di comportarci.
di VALENTINA TROPEA