Galiano sulla Maturità: “Fermati venti minuti prima di scrivere”. 5 dritte fuori dagli schemi che potrebbero cambiarti il tema
- La Redazione
- 18 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Cinque consigli contro-intuitivi per la prima prova scritta: il professore Enrico Galiano scompiglia le regole e invita i maturandi a riscoprire la leggerezza, la semplicità e il potere di fermarsi a pensare.

La Maturità si avvicina e con lei tornano le ansie, le tracce da scegliere, i fogli bianchi da riempire. Ma Enrico Galiano – professore di italiano e scrittore – offre una bussola diversa, più umana, per affrontare la prima prova scritta. In un video diventato virale, condivide cinque consigli contro-intuitivi per i maturandi.( CLICCA QUI )
Non sono regole da manuale, ma riflessioni nate in classe, nella vita vera. Ecco perché possono fare la differenza.
1. Prima di scrivere, non scrivere
Il primo consiglio è spiazzante: “Metti via tutto e semplicemente pensa, rifletti, lascia andare la testa e appuntati giusto le idee che ti arrivano”.Galiano invita a fermarsi almeno venti minuti prima di iniziare a scrivere. Un tempo di silenzio e ascolto per scegliere bene la traccia e partire con consapevolezza. Sembra una perdita di tempo, ma può salvare il tema.
2. Scrivi per chi ami, non per chi ti giudica
“Come se parlassi a qualcuno che ami”. È questo il secondo spunto: immagina di scrivere a una persona cara, non al professore. Perché quando le parole vengono dal cuore, arrivano dritte a destinazione. “Per arrivare ed emozionare”, non per compiacere o ostentare.
3. Dai respiro al testo
L’occhio vuole ordine. “Ve lo assicuro, funziona creare un testo che respiri e che trasmetta quindi ordine e chiarezza”. Usa spazi bianchi, capoversi, una struttura pulita. Non solo migliora la leggibilità, ma aiuta anche te a pensare in modo più lucido.
4. La semplicità è potenza
Evita di scrivere in modo complicato per sembrare più intelligente. “La vera intelligenza è dire cose difficili in modo semplice”, dice Galiano. Una frase essenziale può valere più di mille paroloni. La chiarezza vince sempre.
5. Cancella senza pietà
L’ultimo consiglio è un invito alla sottrazione. “Cancella senza pietà”.Se un paragrafo è debole, se non serve, taglialo. “Credetemi, la scrittura vive meglio quando è più semplice, più libera, più pulita”. E una regola d’oro da tenere a mente: “Almeno il 10% del testo buttatelo pure via”.
Un pensiero finale da portare con sé
Nel congedarsi, Galiano regala un’immagine da tenere nel cuore durante l’esame: “Se potete, cercate di metterci un po’ di leggerezza, quella che intendeva Calvino: non superficialità, ma la forza di sollevarsi sopra il peso del mondo, anche se fosse solo per tre ore, anche se fosse solo per un tema”.
di NATALIA SESSA
Comments