Formazione obbligatoria dei docenti, retribuire le ore di formazione qualora siano svolte fuori dall'orario di servizio. Rosano (Anief): occorre garantire il diritto a tutto il personale
- La Redazione
- 30 lug
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"Nei prossimi giorni - afferma Rosano - arriveranno nelle scuole polo in tutta Italia le risorse PNRR per la formazione sull'inclusione che sarà dedicata sia al personale di ruolo..."

Sulla formazione del personale docente giungono importanti chiarimenti. A fornirli è il sindacato Anief: “Innanzitutto il suo carattere obbligatorio e permanente è stato introdotto dalla cosiddetta riforma della Buona Scuola nel 2015 – ricorda Daniela Rosano, segretaria generale Anief, nel corso di una video-intervista all’agenzia Teleborsa –, poi con il 2022, attraverso il decreto numero 36, sono stati introdotti due concetti nuovi: la formazione incentivata rivolta alle figure di sistema, ossia le figure che rivestono dei ruoli organizzativi nelle scuole, e la formazione per il personale neo immesso in ruolo che avrebbe dovuto sottoporsi anche a percorsi di valutazione e poi di incentivo”.
“Di questi due percorsi però attualmente non abbiamo notizie, non abbiamo aggiornamento e non c'è, al momento, nessuna quantificazione di ore di formazione che devono essere svolte in ciascun anno scolastico – specifica la sindacalista - : la novità più rilevante che ha a che fare con la formazione riguarda il CCNL 2019/21, che prescrive l'obbligo di retribuire le ore di formazione qualora siano svolte fuori dall'orario di servizio, cioè nelle ore che non sono quelle funzionali all'insegnamento, ma che sono ulteriori".
"Nei prossimi giorni - continua Rosano - arriveranno nelle scuole polo in tutta Italia le risorse PNRR per la formazione sull'inclusione che sarà dedicata sia al personale di ruolo sul posto comune, sia al personale precario, sia a quello di ruolo su sostegno, ma anche precario e a tutto il personale della scuola. A settembre, invece, inizieranno le trattative con il Ministero sulla definizione dei criteri per la ripartizione delle risorse sulla formazione.
Quello che è importante per Anief è che questo diritto venga garantito e per farlo sarà importante estendere questi pacchetti di 150 ore della formazione di permessi allo studio che al momento non bastano più a soddisfare le esigenze di formazione del personale, che– conclude la segretaria generale Anief - ricordiamo deve continuare a costituire un diritto non soltanto per i docenti, ma anche per gli ATA e per il personale educativo", conclude la sindacalista autonoma.
di LA REDAZIONE
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