Docenti e ATA: verso i 300mila precari , Class Action contro l'abuso dei contratti a termine nel settore scolastico
- La Redazione

- 28 ago
- Tempo di lettura: 4 min
"Percentuali che lievitano per il personale ATA dove nonostante il ricorso presentato dalla Commissione europea contro l'Italia per la violazione della direttiva sui contratti a ... "

Il precariato è un problema sempre più crescente, già lo scorso anno la stampa specializzata nel settore scuola, parlava di numeri incredibilmente alti. Addirittura una cifra che andava a sfiorare i 300mila precari ( CLICCA QUI ). Molti dei quali rientrano in quella fascia di precari storici con più di 3 anni di servizio, situazione per la quale lo Stato italiano è accusato di abuso di contratti a termine. Proprio in merito a questa circostanza il giovane sindacato Anief ha dato il via ad una "Class Action", a seguire il comunicato all'interno del quale il link per aderire all'iniziativa.
"Reclutamento: è flop nelle assunzioni del personale. A fine agosto soltanto un ruolo su due potrebbe essere stato assegnato, il 70% dei posti vacanti del personale ATA e il 50% dei posti su sostegno andrà ad alimentare il precariato
Anief spinge su doppio canale di reclutamento, parità di trattamento e autorizzazione assunzioni su tutti i posti vacanti
Class Action contro l'abuso dei contratti a termine nel settore scolastico, vai al link.
Da una parte il MEF che non autorizza i ruoli su tutti i posti senza titolare per risparmiare sugli stipendi dei lavoratori, dall'altra un sistema di reclutamento che risente delle scelte del precedente Governo sul PNRR, che non previene l'abuso dei contratti a termine, come aveva già denunciato al ministro Bianchi, Marcello Pacifico, presidente Anief.
Al secondo anno della riforma targata PNRR, delle 56 mila assunzioni autorizzate di personale docente, al 25 agosto risultano espletate meno della metà, secondo i dati riportati dalla stampa.
Soltanto il 20% dei posti di sostegno è stato assegnato, persino, con la call veloce - procedura straordinaria per coprire i posti fuori regione da GPS, mentre rimangono scoperte migliaia di cattedre soprattutto al nord, nel primo ciclo di istruzione per infanzia e primaria, per la consueta - denunciata e accertata da Anief in tribunale - mancata programmazione della offerta degli atenei al reale fabbisogno, alla vigilia dei corsi INDIRE, che permetteranno di specializzare tantissimi insegnanti tra triennalisti e specializzati all'estero. Ma rimane il problema a monte del mancato adeguamento in organico di diritto - utile per i ruoli - dei posti in deroga assegnati agli istituti nel corso degli anni, la metà dell'organico complessivo utilizzato per garantire il diritto allo studio, come denunciato da Anief al Comitato europeo dei diritti sociali in palese violazione della Carta sociale europea - la decisione sarà pubblicata a dicembre. Il problema è così grave che il ministro Valditara nelle more ha autorizzato le famiglie a confermare i precari, in attesa che si risolva il problema degli organici, scelta contestata dai sindacati.
Su posto curricolare a poco è servita l'estensione delle graduatorie di merito al 30% - Anief aveva chiesto 100% - degli idonei del primo concorso Pnrr - senza peraltro possibilità di ripescaggio dopo i rinunciatari -, mentre permangono i ritardi della pubblicazione delle graduatorie da parte delle commissioni anche del secondo concorso pnrr, tanto che le assunzioni continueranno fino a dicembre. Migliaia di cattedre sono rimaste vacanti in attesa delle graduatorie aggiuntive riservate agli idonei che saranno utilizzate soltanto dal prossimo anno, dopo le richieste del sindacato e in attesa che possano essere utilizzate anche le graduatorie delle GPS.
Soltanto gli insegnanti precari di religione cattolica possono piangere di meno grazie alle 6 mila assunzioni completate - sollecitate a suon di vertenze legali anche da Anief -, a dispetto del blocco sostanziale del turn over degli ultimi venti anni, rispetto comunque a un organico di fatto che riguarderà il 50% dei posti in supplenza.
Percentuali che lievitano per il personale ATA dove nonostante il ricorso presentato dalla Commissione europea contro l'Italia per la violazione della direttiva sui contratti a termine seguito alle denunce di Anief, il Mef ha autorizzato ancora una volta soltanto il 30% dei posti vacanti, percentuale che sale al 60% per gli ex direttori dei servizi generali e amministrativi a fronte del 90% dei dirigenti scolastici assunti sempre su posto vacante e degli ultimi concorsi espletati.
Due pesi e due misure adottate sugli altari del risparmio contro il buon andamento dell'amministrazione delle stesse scuole autonome.
Per il sindacato Anief guidato da Marcello Pacifico le soluzioni per garantire la continuità didattica, il regolare avvio dell'anno scolastico e sconfiggere la supplentite nel rispetto delle norme italiane ed europee è semplice: prevedere assunzioni su tutti i posti vacanti (legge 124/1999), la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo (direttiva 70/99), il doppio canale di reclutamento su posto curricolare e di sostegno a tutti gli idonei dei concorsi e ai precari inseriti nelle GPS. Soluzioni normative e contrattuale che il Governo dovrà cominciare a discutere già alla ripresa dei lavori parlamentari e dei tavoli contrattuali a settembre, per evitare di dover pagare sanzioni giornaliere grazie alle azioni dei legali del sindacato Anief che soltanto negli ultimi mesi ha ottenuto 13 milioni di risarcimento per più di 4 mila precari."
di LA REDAZIONE






.jpg)






















%20(2).jpg)
.jpg)



















Commenti