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Docenti di Sostegno scelti dalle Famiglie: OGGI ULTIMO GIORNO per trasmettere al proprio DIRIGENTE SCOLASTICO la VOLONTÁ di essere CONFERMATI. ANIEF:"MORTIFICATI I DOCENTI senza risolvere il problema"

"Se si vuole la continuità didattica, lo Stato deve finirla di assumere gli insegnanti di sostegno falsamente in deroga, con supplenze fino al 30 giugno dell’anno successivo, e assumere in ruolo, quando invece quei posti sono liberi..."

Scade oggi la possibilità dei docenti di sostegno annuali di trasmettere al proprio dirigente scolastico la volontà di essere confermati sulla medesima cattedra: si tratta degli insegnanti con contratto sottoscritto nell’anno scolastico 2024-25 con scadenza 30 giugno o 31 agosto 2025 sui i quali è arrivata, entro lo scorso 31 maggio, la preferenza delle famiglie degli alunni con disabilità seguiti nell’anno in corso.


Da lunedì, 16 giugno, spetterà poi al dirigente scolastico procedere con i passaggi successivi: interfacciarsi con il GLO, il Gruppo di Lavoro Operativo, informare la famiglia e comunicare la decisione di conferma del docente all’Ufficio Scolastico Territoriale, il quale prenderà atto dell’iter attuato e procederà con la precedenza assoluta del docente confermato da utilizzare al momento delle nomine annuali del prossimo anno scolastico.

Per l’insegnante di sostegno precario confermato, a quel punto, potrà considerarsi certa la presenza nella stessa scuola e con lo stesso alunno anche per l’anno scolastico 2025-26, a meno che il docente che ha espresso la volontà di essere confermato non venga nelle prossime settimane immesso in ruolo, decida di partecipare alla “call veloce” oppure opti per la domanda con le 150 sedi di preferenza.

Il sindacato Anief si è espresso più volte contro questo tipo di reclutamento annuale: “Si sposta l’attenzione – sostiene Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – su un aspetto non centrale della questione sostegno: se la maggior parte degli studenti con disabilità cambia oggi almeno un insegnante di sostegno per anno scolastico, il problema è dovuto alle 100mila cattedre che vengono dare a supplenti annuali spesso nemmeno specializzati. La loro conferma annuale, attuata peraltro su alcuni casi, non risolverà di certo il problema: si vuole, in pratica, garantire il diritto allo studio con la mortificazione della dignità di ogni lavoratore. Invece – conclude Pacifico – se si vuole la continuità didattica, lo Stato deve finirla di assumere gli insegnanti di sostegno falsamente in deroga, con supplenze fino al 30 giugno dell’anno successivo, e assumere in ruolo, quando invece quei posti sono liberi e quindi utili per le immissioni in ruolo: queste, infatti, sarebbero la vera risposta al problema”.

Sulla legittimità costituzionale del decreto ministeriale n. 32/2025, il sindacato Anief continua ad esprimere forti dubbi: per tutti questi motivi il sindacato Anief si è rivolto al Tribunale amministrativo regionale, la cui udienza, proposta degli insegnanti soci Anief è prevista per il prossimo 19 novembre.






di VALENTINA TROPEA



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