Crepet:“Occorre sapersi conquistare le cose belle,altrimenti diventiamo collezionisti di mediocrità o,peggio, scartiamo le difficoltà per codardia.Ogni bellezza, senza eccezione alcuna,trasuda fatica"
- La Redazione

- 15 ago
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 18 ago
Le cose belle sono difficili e nessuno ce le regala ma occorre sudarsele perché ogni bellezza, senza alcuna eccezione…

Garantire ai giovanissimi una crescita sana e consapevole appare oggi un compito sempre più difficile alla luce di adulti incapaci di far comprendere ai ragazzi cosa significhi davvero sapersi conquistare le cose belle, adoperarsi per raggiungere i propri obiettivi con impegno e fatica, sacrificarsi per la realizzazione dei propri sogni.
“Non credo che il dolore redima, invece penso che la fatica sia il connotato essenziale, direi strategico, per condurre una buona esistenza. La pena è parte della vita così come l’inciampo è inevitabile se si vuole camminare. Si parla di «pene d’amore», il che significa che nel sentimento più bello che l’uomo possa esplorare c’è una parte aspra, ma costruttiva. L’amore comporta paura, quella di perderlo, perché quel sentimento occorre meritarselo (e non mi si dica che è una visione calvinista), non è e non può essere garanzia. Altrimenti sarebbe facile, comodo, scontato. Occorre sapersi conquistare le cose belle, altrimenti diventiamo collezionisti di mediocrità o, peggio, scartiamo le difficoltà per codardia. Ogni bellezza, senza eccezione alcuna, trasuda fatica”, queste le significative parole del sociologo e psichiatra Paolo Crepet grazie alle quali poter soffermarsi su alcuni aspetti degni di nota, comprendendo bene come le cose belle richiedano sacrificio e non siano invece facili e scontate.
Spesso si chiede ai giovanissimi di scendere a compromesso, percorrendo la strada più breve e quindi anche quella più facile: i genitori, ad esempio, chiedono ai propri figli di frequentare un corso di laurea all’università che possa garantire presto un futuro roseo grazie ad un lavoro ben remunerato, senza tener conto delle loro passioni; gli adulti, inoltre, eccessivamente presenti ed ossessionati dal controllo, prediligono un’iperprotezione che deresponsabilizza i giovanissimi, facendo credere loro che nella vita tutto sia dovuto senza alcun impegno.
In realtà ognuno di noi dovrebbe svegliarsi al mattino con la pretesa di fare sempre qualcosa di innovativo, così da non essere ripetitivi o scontati, comprendendo fino in fondo come sia importante non essere “collezionisti di mediocrità”, così da non scartare le difficoltà solo per codardia, ma anzi osando e perseguendo le proprie passioni ed ambizioni, alla luce di un desiderio di autorealizzazione sempre vivo grazie ad un progetto di vita da realizzare giorno dopo giorno, con impegno e dedizione, senza mai desistere.
Dunque le cose belle sono difficili e nessuno ce le regala ma occorre sudarsele perché ogni bellezza, senza alcuna eccezione, trasuda fatica: occorre, dunque, sfidare se stessi e la propria capacità di guardare oltre, senza porsi dei limiti ma avendo il coraggio di osare per poter essere realmente felici.
di VALENTINA TROPEA






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