Crepet: "il coraggio è cercare ciò che non trovi a 5 cm da te. I giovani hanno bisogno di modelli forti e libertà per inseguire i loro sogni e costruire un futuro autentico"
- La Redazione
- 14 ore fa
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“Abbiamo bisogno di visionari che vadano oltre i confini e ispirino i giovani a osare e sognare in grande.”

Paolo Crepet, esperto psichiatra e psicologo, in un suo recente intervento analizza lo scenario attuale nel quale i giovani trovano poco spazio per realizzare i loro progetti, i loro sogni e le loro ambizioni. Secondo l’esperto, questo “poco spazio” non è colpa dei giovani, ma spesso deriva dagli adulti di riferimento, che, credendo poco in loro stessi, riversano questa visione anche sui giovani.
Per Crepet questo è il male della società odierna ma c’è un modo per porvi rimedio. A tal proposito aggiunge: “Parliamo di progetti, parliamo di vita, che cosa vuoi fare? Vuoi scrivere un altro libro? Vuoi fare un altro progetto. I grandi si esprimono sempre con i sogni, sempre guardando in alto, sempre cercando qualche cosa che non hai trovato a 5 cm da te”. Gli adulti non devono far mancare il coraggio ai giovani; devono costruire ponti insieme a loro e per loro. I ragazzi hanno bisogno di adulti che credano in loro, che li aiutino ad avere una prospettiva ampia, nella quale c’è consapevolmente anche spazio per la sofferenza, il sacrificio e la fatica.
Crepet pone una domanda ai genitori: “Perché non deve essere così?”, perché non aiutate i figli a pensare in grande per il loro futuro? Per farlo ci vuole coraggio. Certo che ci vuole coraggio. Mi sembrano più che ovvio… Ci vuole passione, ci vuole libertà, ci vogliono tutte queste cose su cui si è tanto ragionato e forse oggi ne abbiamo bisogno di farlo in maniera ancora più spregiudicata”.
Ragazzi e ragazze hanno bisogno di modelli dai quali prendere esempio, dai quali trarre spunto per realizzare loro stessi, dai quali imparare il coraggio, la spericolatezza, l’ambizione, a tal proposito Crepet afferma: “Abbiamo bisogno di visionari. Non è finito il tempo per loro. Ne abbiamo bisogno forse più oggi. Abbiamo bisogno di persone che vanno dall'altra parte di qualche mondo”.
Non possiamo insegnare ai nostri figli che la vita che viviamo è l’unica possibile, nella quale magari ci siamo accontentati di un lavoro che non ci piace anche se redditizio, una vita nella quale siamo assorbiti da incombenze lavorative e non abbiamo neanche il tempo per mettere in opera le nostre passioni che ci portano in una dimensione più nostra, più autentica, nella quale la nostra anima trova pace. “Non possiamo arrenderci. L'unica cosa che possiamo fare da genitori è parlare di progetti, regalare ai nostri figli una prospettiva ampia e autentica, nella quale devono credere di poter arrivare ovunque e realizzare tutti i loro sogni. Non possiamo arrenderci: il futuro dei giovani si accende solo con sogni, coraggio e modelli che li ispirano a volare più in alto.”
di NATALIA SESSA