Concorso PNRR 3, precari: si tratta di alto tradimento. Occorre stabilizzare prima chi ha anni di esperienza alle spalle, come prevede la legge. Non si può continuare a bandire concorsi...
- La Redazione

- 14 ott
- Tempo di lettura: 3 min
Il Coordinamento Docenti Precari, senza giri di parole ma con forza e determinazione, esprime tanta rabbia, sconforto, delusione per la pubblicazione del terzo bando di concorso PNRR...

Il Coordinamento Docenti Precari, senza giri di parole ma con forza e determinazione, esprime tanta rabbia, sconforto, delusione per la pubblicazione del terzo bando di concorso PNRR.
I precari, infatti, si sentono traditi da un Governo che avrebbe dovuto garantire la loro stabilizzazione e che invece ha deciso di indire concorsi che non risolvono minimamente il problema.
Per tale ragione il Coordinamento Docenti Precari ha deciso, attraverso apposito Comunicato stampa, di porre alcune domande ai membri del Governo nella speranza che qualcuno possa rispondere e soprattutto fornire loro soluzioni concrete.
Eccole di seguito.
1) Perché dopo tre anni dall’insediamento del governo, il programma elettorale della coalizione che riguarda le politiche di reclutamento scolastico non è stato rispettato? Perché se in esso si esprime l’intenzione di dare priorità alla stabilizzazione dei precari, in questi anni sono stati banditi solo concorsi “estirpa-precari”, che non servono certo a risolvere l’abusiva reiterazione dei contratti a termine?
2) Perché quando si tratta degli idonei - che tra l’altro non erano neanche previsti dai bandi -, si procede a colpi di Decreti Legge che in 60 giorni diventano legge, e quando si tratta di occuparsi dei precari si presentano farraginosi Disegni di Legge che non si sa neppure se e quando vedranno la luce?
3) Se proprio si dovevano fare questi concorsi PNRR – “Ce lo chiede l’Europa” – perché non è stata prevista parallelamente una politica di assorbimento del precariato storico, come da promesse elettorali?
4) Perché non c’è stata la volontà politica di andare in Europa a rimodulare in maniera radicale gli obiettivi del PNRR, come fatto invece per altri comparti, dal momento che i concorsi PNRR non sono stati concordati dall’attuale colazione ma sono un lascito del precedente governo?
5) A proposito di concorsi imposti dall’Europa, è veramente possibile che negli uffici di Bruxelles chi lavora al piano di sopra e avvia procedure di infrazione nei confronti dell’Italia per l’abusiva reiterazione dei contratti a termine non sappia che chi lavora al piano di sotto impone di bandire concorsi che servono a tutto (foraggiare gli enti di formazione e le case editrici per corsi e manuali di preparazione) tranne che a stabilizzare i precari?
6) Circolano ancora nel web le prove di esponenti dell’attuale maggioranza che all’opposizione e in campagna elettorale ripetevano: “No al concorso! Sì alla stabilizzazione dei precari! Bisogna agire ora!” E: “No al concorsone, sì alla stabilizzazione dei precari: basta precarizzare la scuola!” Ancora: “Per una scuola giusta è necessario modificare il concorso straordinario bis per istituire una graduatoria di merito a scorrimento”. Infine: “Stabilizzare 120 mila precari. No ai concorsi come fatto da Azzolina”. Allora ci chiediamo: i precari vanno stabilizzati solo quando chi governa è all’opposizione? In campagna elettorale si esprimono degli intenti e poi, al governo, si agisce nella direzione opposta? Non solo il programma non è stato rispettato, ma più i membri della maggioranza si sono dichiarati contrari ai concorsi, più ne hanno banditi (tre in tre anni, cosa mai accaduta nella storia della Repubblica!).
7) In occasione dell’informativa tra MIM e sindacati sul concorso PNRR3 avvenuta qualche giorno prima della pubblicazione del bando, è emerso, come riferito da una sigla sindacale, che i dirigenti del ministero hanno annunciato che il target delle 70 mila assunzioni è stato già raggiunto con i concorsi PNRR1 e 2. Allora ci chiediamo: perché bandire pure il terzo, se il governo si era dichiarato contrario e si era impegnato nel programma elettorale in altra direzione riguardo alle politiche di reclutamento scolastico?
Dunque il Coordinamento Docenti Precari chiede a gran voce che vengano stabilizzati prima coloro che hanno anni di esperienza alle spalle, valorizzando pertanto il bagaglio di competenze acquisito nel tempo, piuttosto che continuare a bandire concorsi ipernozionistici.
di VALENTINA TROPEA
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