BRUZZONE: PRIMA DI PERDERE TUO FIGLIO ATTIVATI, COME CAPIRE E INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE
- La Redazione
- 3 giorni fa
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La criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone spiega quali segnali osservare per riconoscere se un adolescente è vittima di...

Ogni genitore desidera il meglio per il proprio figlio, vorrebbe garantirgli un futuro fatto di tante certezze e poche situazioni pericolose. Purtroppo, però, man mano che il figlio cresce e la sua rete di relazioni si fa più fitta, qualcosa può sfuggire anche agli occhi più attenti. Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense di fama mondiale, in un suo intervento mette in allerta i genitori e consiglia di monitorare alcuni atteggiamenti dei propri figli per capire se, tra le tante relazioni, siano finiti nella rete di un manipolatore o di una manipolatrice.
La prima cosa alla quale prestare attenzione, secondo l’esperta, è questa: “Un figlio manipolato è un figlio che perde relazioni. Primo punto su cui concentrarvi: le relazioni. Le relazioni dei vostri figli sono la spia più affidabile che qualcosa non va. Se sono caduti in trappola, in una trappola affettiva, tipicamente tutto ciò che amavano fare prima dell’incontro con questa persona svanisce: non praticano più lo sport che gli piaceva, non frequentano più le persone che frequentavano prima, cambiano abitudini, perdono anche delle prospettive future. L’idea, ad esempio, di lasciare la propria cittadina per andare a studiare altrove — progetto che magari esisteva fino a poco tempo prima — improvvisamente viene messa in discussione”. Il manipolatore è spietato. Cadere nella trappola di un narciso, per un giovane o una giovane, è profondamente destabilizzante, soprattutto perché, durante l’adolescenza, si è ancora molto vulnerabili e poco fortificati.
Il manipolatore gioca con l’emotività della vittima, quasi come sulle montagne russe: un giorno tutto sembra andare bene, si è al massimo della felicità, ma basta un nulla per far crollare quell’apparente equilibrio. Nella fase di declino, il manipolatore porta la vittima ad auto-colpevolizzarsi, inducendola a porsi mille domande su cosa abbia fatto di sbagliato. Come consiglia l’esperta, è fondamentale osservare le amicizie e le abitudini di nostro figlio. Se improvvisamente smette di fare ciò che gli piaceva, di frequentare le solite compagnie, allora c’è qualcosa che non va. Continua Roberta Bruzzone:
“Ecco, questi sono gli aspetti su cui dovete concentrarvi, perché verosimilmente questo tipo di cambiamenti non sono genuini, ma indotti”. Una spia determinante per capire cosa accade nella vita dei vostri figli è proprio la qualità delle relazioni che intrattengono. Se iniziano a perderle o a isolarvisi, è molto probabile che abbiano incrociato il cammino di un manipolatore o di una manipolatrice.
di NATALIA SESSA
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