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AUMENTO STIPENDI DOCENTE DI 124 EURO, PREVISTO NEL NUOVO CONTRATTO SCUOLA

Il nuovo contratto scuola prevede infatti aumenti salariali medi mensili di 124 euro per i docenti e di 190 euro per i direttori dei servizi generali e amministrativi


DOCENTI

Le organizzazioni sindacali hanno firmato il nuovo contratto scuola, questi i punti principali: aumenti fino a 190 euro, maggiori tutele per i precari, introduzione del lavoro agile e certificazione dei docenti tutor e orientatori. Ad essere contraria la Uil che ha evidenziato dubbi e lacune.

Molto soddisfatti invece il ministro Valditara e il collega della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, che ha così commentato: "Si tratta di un passo fondamentale per il miglioramento delle condizioni di lavoro in un settore cruciale per la crescita del Paese".


Il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro prevede infatti aumenti salariali medi mensili di 124 euro per i docenti e di 190 euro per i direttori dei servizi generali e amministrativi. Inoltre, al personale precario docente e Ata viene riconosciuta una maggiore tutela, consentendo loro la fruizione di tre giorni remunerati di permesso per motivi personali o familiari. Per i docenti è previsto anche un incremento del 10% delle retribuzioni delle ore aggiuntive.



"Il nuovo contratto segna un importante passo avanti verso una sempre maggiore valorizzazione di tutto il personale della scuola, sia docenti sia Ata. Sono state inoltre recepite a livello contrattuale le funzioni del docente tutor e del docente orientatore e questo consentirà di affermare definitivamente il principio della personalizzazione dell'istruzione, rimarcando la centralità nel sistema della persona dello studente”, ha spiegato Valditara.

Molto soddisfatta anche Cgil che ha parlato di "risultato importante".Soddisfazione anche per la Cisl: "Un risultato importante - afferma la segretaria Scuola, Ivana Barbacci -, che consente di puntare ora l'attenzione sul rinnovo del triennio già in corso".

Ad essere contraria invece la Uil che ha deciso di non firmare sollevando dubbi su: "il nodo politico sulla mobilità, la mancata valorizzazione del personale Ata, la precarizzazione del lavoro delle segreterie, l'assenza di riferimenti alle scuole italiane all'estero e la parte dedicata alle relazioni sindacali". "I contratti nazionali di lavoro si sottoscrivono perché sono migliorativi rispetto al testo precedente e non è questo il caso", questo il commento del segretario Giuseppe D'Aprile.





di ISABELLA CASTAGNA


contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it


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