TUPINI: "È SEMPRE IL BAMBINO CHE SALVA L'ADULTO. IL GENITORE DEVE APPRENDERE DAI PIÙ PICCOLI QUELL'ISTINTO INNATO DI GIOIRE E FANTASTICARE PER ESSERE FELICE"
- La Redazione

- 28 set
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 1 ott
Gli adulti dovrebbero prendere esempio dai bambini e dalla loro sensibilità, perché questo gli permette di lasciare spazio all’istinto...

Avere piena consapevolezza delle nostre emozioni, accettarle tutte ed esserne fieri è un processo lungo e a volte tortuoso, non sempre siamo felici delle nostre debolezze. Secondo la psicologa Gabriella Tupini alla base delle nostre esperienze ci sono i genitori. L'esperta in un suo video ha trattato l’argomento della fragilità e di quanto siano uniche e straordinarie le anime fragili, come afferma:
“È molto importante il concetto che hanno i genitori delle caratteristiche dei figli, perché i figli le percepiscono così come le percepiscono i genitori. In genere la fragilità deriva dalla sensibilità che è una cosa molto preziosa perché è quella che ci permette di capire noi stessi, gli altri e alcune cose del mondo”. Ciò che pensano i genitori dei propri figli è di fondamentale importanza, non tanto per l’opinione in sé ma per il risuono che questo giudizio, positivo o negativo, ha impattando con l’anima del figlio.
Non è scontato affermare questo, perché l’autostima dei figli deriva proprio dal rapporto di fiducia o sfiducia che ha avuto inizio in casa, tra le mura domestiche e, come continua Tupini: “I genitori spesso svalutano la fragilità dei figli”, questo senso di incapacità che l’adulto di riferimento rivolge al giovane influenzerà la sua vita futura, per cui è molto importante lavorare, insieme, su questo aspetto.
Come dichiara Tupini gli adulti dovrebbero prendere esempio dai bambini e dalla loro sensibilità, perché questo gli permette di lasciare spazio all’istinto, di sperimentare, di provare, di mettersi in gioco prima che le paure adulte li "costringano a chiudere quella porta”, barrando così le strade alla fantasia. Gli adulti in questo hanno una pessima considerazione dell’istinto perché esce fuori solo quando ci sono situazioni di rabbia e di nervosismo, come continua l’esperta: “Dai figli dovreste apprendere, invece siete ansiosi di insegnargli come essere adulti, cioè come perdere la loro spontaneità. Cominciate a guardare i bambini e a capire cosa potete imparare da loro. Cominciate ad ascoltarli”, senza pensare di sapere ciò che vi stanno per dire.
Per conoscere una persona occorrono due elementi, come dichiara Tupini : “il primo è osservare, il secondo è porre domande - ricordatevi che - “È sempre il bambino che salva l'adulto. Il Salvatore del mondo è sempre un bambino”. Inoltre aggiunge l’esperta: “la fragilità deriva dalla sensibilità, e pertanto è una caratteristica positiva, è una dote. Se vedete un figlio fragile, fategli capire che quella loro fragilità è un dono”, non cercate di allontanare questa sua caratteristica unica perché in questo modo andate a reprimere gran parte delle sue emozioni.
“Dovete imparare a difendere la fragilità, perché lo scopo non è diventare forti, noi cerchiamo di diventare forti anestetizzandoci, ci facciamo una corazza per salvarci, ma allo stesso modo però ci impedisce di capire il mondo, ci allontana dalle emozioni, ci impedisce di capire noi stessi e gli altri” conclude Tupini. L’esperta con questo intervento ribalta le carte, un genitore impegnato ad insegnare al figlio la forza, la resistenza in realtà deve semplicemente lasciare spazio alla fragilità, alla sensibilità e allo stesso tempo farsi travolgere da queste emozioni e imparare dai più piccoli quell’istinto innato di poter gioire, essere felice, fantasticare prima che i "pensieri pesanti" facciano ingresso nella sua vita.
di NATALIA SESSA






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