Stipendi del personale scolastico fermi da 40 mesi, congelato l’aumento di 100 euro e la formazione porterà pochi spiccioli non per tutti
La riforma del reclutamento e della carriera del personale docente ha fatto ricompattare i sindacati. Le somme legate alla formazione sembrano essere forfettarie e destinate solo ad alcuni docenti anche se non arriveranno prima del 2027.
I sindacati
Marco Pacifico, Presidente Anief ha giudicato il decreto approvato dal Cdm “un Obbrobrio” sottolineando di essere pronti ad una mobilitazione, “e a tornare in piazza, anche a scioperare: senza se e senza ma, tutti insieme”.
Ugo Previti, segretario di Uil Scuola Fvg, “in due anni di pandemia la scuola ci è sempre stata, il personale ha sempre lavorato, anche con la didattica a distanza ci si è arrangiati con i mezzi che avevano, anche il personale ausiliario. Il personale della scuola ha fa un ottimo lavoro, però spesso è bastonato, negli stipendi, con il nuovo decreto, e perché c’è un calo del personale”.
Il problema degli stipendi è molto serio: il contratto è scaduto da quasi tre anni e mezzo, l’indennità di vacanza contrattuale non supera i dieci euro mentre i cento euro di aumento previsti non andranno oltre l’equivalente di una “mancia”. Nel frattempo le bollette aumentano vertiginosamente insieme al costo dei carburanti e dell’inflazione.
Il ministro del lavoro Andrea Orlando ha dichiarato che, “senza aumento dei salari dei lavoratori ci sarà una crisi sociale e se non c’è ripresa della capacità di acquisto ci sarà una drammatica caduta della domanda interna”.
di CARLO VARALLO
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