Il programma del partito
Nonostante lo spoglio sia ancora in corso, il risultato è chiaro: il centrodestra ha in mano la vittoria con Fratelli d’Italia come primo partito.
Ma quali sono i punti di Fratelli d’Italia per quanto riguarda il Mondo della Scuola?
Nel programma del partito si legge: “Rimettere il merito al centro del sistema scolastico e universitario, per alunni e corpo docente. Contrasto alla dispersione scolastica. Aggiornamento dei programmi scolastici, tutela delle materie classiche e potenziamento dell’insegnamento delle materie scientifiche in tutti gli istituti, a partire dalla matematica. Raggiungimento dell’obiettivo della piena padronanza della lingua inglese per tutti gli studenti, anche incentivando lo svolgimento di una parte del percorso di formazione all’estero. Valorizzazione degli Istituti tecnici e riforma dei Percorsi trasversali per le competenze e l’orientamento (Pcto). Ripristinare gli indirizzi di studio abilitanti al lavoro. Istituzione del liceo del Made in Italy. Intervento straordinario sull’edilizia scolastica, per scuole sicure, moderne ed ecosostenibili.
Più sport nelle scuole, con nuovi impianti, piscine e palestre. Piena e completa possibilità di acquisto e utilizzo dei libri di testo in formato elettronico per diminuire il costo sostenuto dalle famiglie. Avviare un confronto con il mondo della scuola al fine di verificare la praticabilità di ridurre di un anno il percorso di studio scolastico, a parità di monte ore totale, per consentire ai giovani italiani di diplomarsi a 17-18 anni, come già avviene in diversi Stati occidentali, e accedere così prima al percorso universitario o al mondo della formazione professionale e del lavoro. Colmare il divario tra domanda di lavoro e offerta scolastica, favorendo la formazione di tecnici specializzati. Tutela delle scuole paritarie e libertà di scelta educativa delle famiglie, anche attraverso l’introduzione di voucher da poter spendere liberamente nelle diverse strutture scolastiche.
Valorizzare la professione del docente: contrasto al precariato storico e alla discontinuità didattica; aggiornamento continuo per gli insegnanti; progressivo allineamento degli stipendi del corpo docente alla media europea. Affermare il principio che la formazione si svolge principalmente in aula e che i compiti a casa devono essere gestiti con misura e buonsenso. Collaborazione tra privati, enti locali, scuole e università per garantire agli studenti spazi adeguati dove poter studiare fuori dall’orario scolastico.
Favorire l’incremento del numero di laureati in Italia. Riforma della didattica: studenti laureati prima e università più interattiva. Revisione dell’attuale sistema 3+2. Riforma del diritto allo studio, stop alle differenze regionali e potenziamento di sussidi e borse di studio. Fondo affitti post-Covid per il rientro in presenza degli studenti. Incremento di alloggi, presidi medici e servizi sanitari essenziali per gli studenti fuorisede. Sportelli di ascolto e tutorato alla pari per gli studenti con disabilità. Internazionalizzazione, tutela dei saperi umanistici e sostegno alle discipline Stem. Potenziamento dei corsi in doppia lingua. Fondi premiali per le università che immettono subito gli studenti nel mondo del lavoro. Tutela del diritto allo studio tramite il rafforzamento delle borse di studio per i più meritevoli e la reintroduzione e il potenziamento del sistema del prestito d’onore per gli studenti universitari. Rafforzamento dei percorsi di orientamento post-laurea e di incontro tra neolaureati e imprese.
Garantire il merito nell’accesso alla carriera universitaria. Revisione del sistema valutativo dei docenti. Riforma del sistema di accesso alle facoltà a numero programmato e riforma della legge sulla formazione specialistica medica, attraverso un sistema che preveda la selezione a partire dal secondo anno di corso. Maggiori investimenti in ricerca, digitalizzazione e trasferimento tecnologico. Favorire la sinergia tra università e privati in ambito di ricerca e brevetti. Programmazione decennale dei finanziamenti a ricerca e innovazione. Rilancio della figura del ricercatore.”
di VALENTINA ZIN
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