Famiglia di un docente deceduto riceve un congruo risarcimento, considerato infortunio sul lavoro
- La Redazione
- 25 giu
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“Ci sono voluti quattro anni e due processi per riconoscere come il contagio fosse avvenuto a scuola e che, di conseguenza, la sua morte andasse considerata un infortunio sul lavoro.."

I giudici della Corte d’appello della sezione lavoro del tribunale di Palermo, in prima istanza, avevano rigettato la richiesta del risarcimento dei familiari di un docente di matematica e scienze deceduto a causa del Covid contratto, presumibilmente, nell’istituto Vittorio Emanuele. Dopo anni di lotte da parte della famiglia, finalmente, l’accaduto è stato riconosciuto come infortunio sul lavoro.
L’insegnante originario della Gran Bretagna, ha perso la vita a causa del virus nel 2020. Il docente qualche giorno prima del decesso, aveva effettuato un tampone con esito positivo, a seguito del peggioramento delle sue condizioni cliniche è stato trasportato all’ospedale Cervello del capoluogo siciliano dove, dopo otto giorni di ricovero, è deceduto. Come riporta PalermoToday, Ci sono voluti quattro anni e due processi per riconoscere come il contagio da Covid fosse avvenuto a scuola e che, di conseguenza, la sua morte andasse considerata un infortunio sul lavoro. La famiglia in questa vicenda è stata assistita dall’Avvocato Alessandro Duca che si dice soddisfatto per il pronunciamento, ma per conoscere le ragioni che hanno portato i giudici a questa sentenza bisognerà attendere che vengano depositate le motivazioni.
di NATALIA SESSA
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