Docenti Precari: "appello a Giorgia Meloni per la stabilizzazione, per onorare le promesse elettorali"
- La Redazione

- 1 apr
- Tempo di lettura: 2 min
"Il Decreto Scuola avrebbe dovuto servire proprio a onorare le promesse elettorali, a offrire ai docenti precari una..."

Il Decreto Scuola approvato recentemente dal Consiglio dei Ministri non risolve il problema del precariato.
Ancora una volta il Governo ha perso l’occasione per stabilizzare i lavoratori precari della scuola, così come promesso dalla coalizione di Centro-Destra in campagna elettorale e messo nero su bianco nel programma elettorale.
Le misure vanno solo a favore di alcuni degli idonei dei concorsi Pnrr, non prevedendo la trasformazione delle graduatorie in graduatorie di merito a esaurimento per tutti gli idonei, come invece è stato per l’altro concorso ordinario del 2020.
Non possono neanche illudersi di ottenere la meritata stabilizzazione i precari storici, che non sono neanche menzionati nel Decreto. Il Governo li ha ignorati, in barba alle procedure di infrazione dell’Ue per l’abusiva reiterazione dei contratti a termine, le cui sanzioni gravano sulle casse dello Stato, e della petizione contro il precariato presentata dal Comitato Precari Uniti per la Scuola al Parlamento Europeo, attualmente all’esame della Commissione Europea.
Il Decreto Scuola avrebbe dovuto servire proprio a onorare le promesse elettorali, a offrire ai docenti precari una prospettiva per un futuro migliore, e invece niente: il Decreto contiene solo contentini e misure spot per pochi.
Il Governo però può ancora rimediare: nell’iter parlamentare di conversione in Legge del Decreto, ed è importante che le commissioni parlamentari aggiustino il tiro.
Il Comitato Precari Uniti per la Scuola si rivolge ancora una volta al Presidente Giorgia Meloni evidenziando l’urgenza di fissare un incontro con con una piccola delegazione di docenti per discutere di una necessaria modifica del reclutamento, e delle proposte del Comitato per l’assorbimento del precariato nella scuola italiana;
Il Comitato avanza dunque le seguenti richieste:
1) pubblicazione e trasformazione delle graduatorie del concorso PNRR1 in graduatorie a esaurimento per tutti gli idonei, come è stato per il concorso ordinario 2020, attraverso un emendamento al Decreto Scuola;
2) stop ai concorsi PNRR, in quanto esistono graduatorie di docenti ritenuti idonei, che hanno superato tutte le prove concorsuali, le quali dovrebbero essere utilizzate ai fini dell’immissione in ruolo;
3) introduzione del doppio canale di reclutamento per i docenti precari storici della scuola pubblica con assunzione tramite GPS, che tenga in considerazione sia questi ultimi che gli idonei PNRR, attraverso un emendamento al Decreto Scuola;
4) revisione della normativa vigente sulla formazione, per permettere al più presto a tutti i precari storici, rimasti esclusi dai corsi abilitanti a numero chiuso, di riacquisire i diritti lavorativi perduti a causa dell’inadeguatezza delle norme.
di LA REDAZIONE






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