CREPET, GENITORI SCHIAVI DEI FIGLI: "DANNO TUTTO MA ALLA FINE SCOPRONO CHE NON SANNO FARE NIENTE"
- La Redazione

- 27 ago
- Tempo di lettura: 2 min
“Secondo l’esperto, i genitori non possono costruire il futuro dei figli, ma possono formare la loro personalità, orientata all’autonomia e all’indipendenza...”

Crepet, sociologo e psichiatra di fama mondiale, grazie alla sua professionalità e competenza riesce ad entrare nelle dinamiche familiari ed analizzarne i vari cambiamenti. La nostra è stata spesso definita dall'esperto una generazione confusa dove il ruolo dei genitori si mescola a quello dei figli, eliminando qualsiasi tipo di margine e confine.
Un’educazione poco salda, un approccio alla vita labile e senza direzione, uno scenario incomprensibile che l’esperto cerca di risanare. A tal proposito Crepet domanda : “ Ma come mai noi la nostra generazione, ha criticato quella dei nostri genitori per poi diventare schiavi dei figli?”. Una provocazione forte, che lascia poco all’immaginazione. I genitori sono cambiati come è cambiato il modo di fare il genitore, l’esperto li definisce “genuflessi”, riverenti nei confronti dei figli che cercano di soddisfare ad ogni modo, “cosa è successo?” - continua Crepet - : “Complicato dire non esci per 4 settimane a un tredicenne o un quattordicenne ? Questo modo di agire dei genitori per non turbare l’equilibrio già fragile dei figli non è riuscito a prepararli alla vita vera, quella fatta di rinunce, di sconfitte , di tentativi e solo alla fine di vittorie. Ora in vetta i figli ci arrivano subito perché condotti dalle mani dei genitori, che si sostituiscono a loro, e al loro posto affrontano le sfide.
Continua la sua riflessione l’esperto: “Noi diamo tutto” , è così che fanno molti genitori, pensare che educare sia “dare tutto” ma come dichiara Crepet: “ quando dai tutto togli il desiderio, e quando non c’è il desiderio come diavolo te le inventi le passioni e se non hai il desiderio e neanche le passioni come puoi avere un progetto di vita ?”
È quando manca qualcosa che ci mettiamo alla sua ricerca, e così un giovane che non vede futuro sa che deve tirarsi su le maniche per costruirlo, se al posto loro lo fanno mamma e papà non saranno mai pronti a vivere davvero, non saranno mai in grado di gestire le turbolenze emotive che la vita metterà improvvisamente sul loro cammino, continua il sociologo: “È così complicato da capire ?”. Ma in questo scenario cosa possono fare i genitori? Secondo l’esperto i genitori possono contribuire , non alla costruzione del futuro del giovane, ma alla costruzione della sua personalità mirata all’autonomia e all’indipendenza, e queste possono essere insegnate solo “se sottraggo e non aggiungo” , continua Crepet: : “Perché si può uccidere con un colpo di pistola o con cinquant’anni di maleducazione non è molto diverso”, una maleducazione intesa come cattivo modo di educare. Perché conclude l’esperto: "io ti do tutto e alla fine scopro che non sai fare niente".
di NATALIA SESSA






.jpg)



















%20(2).jpg)
.jpg)



















Commenti