Bonus in scadenza il 31 dicembre e riconfermati nel 2026: ecco tutte le misure di cui si potrà beneficiare e chi ne ha diritto. Scopriamo nel dettaglio l'elenco completo
- La Redazione

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Con la nuova legge di Bilancio il panorama delle agevolazioni e delle misure disposte in favore delle famiglie sembra subire alcune modifiche ed è per tale motivo che ci si chiede quali saranno i bonus che verranno riconfermati...

Con la nuova legge di Bilancio il panorama delle agevolazioni e delle misure disposte in favore delle famiglie sembra subire alcune modifiche ed è per tale motivo che ci si chiede quali saranno i bonus che verranno riconfermati nel 2026 e quali, invece, quelli in scadenza il 31 Dicembre 2025.
Analizziamo più nel dettaglio ogni misura, evidenziando in sintesi gli aspetti più significativi.
Bonus ristrutturazioni ed ecobonus
La manovra di bilancio per il 2026 conferma il bonus ristrutturazioni e l’ecobonus.
Per entrambe le misure permane il meccanismo delle detrazioni Irpef ripartite in dieci anni ma disposto un sistema di aliquote differenziate in base alla tipologia di immobile.
Ad esempio nel caso in cui gli interventi riguardino l’abitazione principale, allora è prevista una detrazione del 50% delle spese sostenute, entro il limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare; nel caso in cui, invece, gli interventi riguardino le seconde case, prevista una detrazione del 36% su una spesa massima di 96 mila euro.
Sismabonus
Rimane confermato anche il c.d. sismabonus, che consente una detrazione fiscale per gli interventi volti al miglioramento della resistenza degli immobili, sulla base dello stesso schema previsto per le ristrutturazioni, con aliquote differenziate tra prima casa e altri immobili.
Bonus mobili ed elettrodomestici
Riconfermato anche il bonus mobili ed elettrodomestici: sarà pertanto possibile detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici destinati ad un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia. Il limite di spesa massimo su cui calcolare la detrazione è fissato a 5.000 euro.
Bonus barriere architettoniche
Chi intende usufruire del Bonus barriere architettoniche ha tempo fino al 31 Dicembre 2025 perché tale misura non verrà prorogata nel 2026.
Si tratta, infatti, di un bonus per l'eliminazione delle barriere architettoniche che prevede detrazioni in favore di chi procede con interventi finalizzati a migliorare l’accessibilità degli edifici.
Superbonus
Il Superbonus nel 2026 troverà applicazione esclusivamente in situazioni residuali e ben determinate, come nel caso in cui si proceda con il completamento di lavori già avviati oppure si eseguano specifici interventi in contesti straordinari. Viene quindi meno, pertanto, la sua funzione di incentivo universale.
Bonus mamme lavoratrici
Uno degli interventi che la manovra di bilancio ha finanziato maggiormente è proprio quello riguardante il bonus mamme lavoratrici: stanziati, a tal fine, circa 630 milioni.
Previsto un aumento del contributo mensile da 40 a 60 euro dal 2026; potranno beneficiarne però solo le madri con almeno due figli ed un Isee non superiore a 40.000 euro; previsto un limite d’età figli: l'età del più piccolo non potrà superare i 10 anni ma, se si hanno tre o più figli, la soglia sale a 18 anni.
Bonus nuovi nati
Il contributo una tantum da 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato nel biennio 2025-2026 troverà applicazione anche nel 2026.
Il bonus nuovi nati è riconosciuto a favore del genitore di un minore nato, in affido preadottivo o adottato dal 1° gennaio 2025, con un valore ISEE per prestazioni ai minorenni non superiore ai 40mila euro.
Nel calcolo del valore ISEE non si tiene conto degli importi erogati per l’Assegno unico e universale (AUU).
La domanda deve essere presentata all’Inps entro 120 giorni dalla nascita o dall’ingresso del minore in famiglia, tramite portale o app dell’Istituto.
Bonus asilo nido
Il bonus asilo nido viene riconfermato ma importanti novità sono in arrivo.
Dal 1° gennaio 2026, infatti, oltre ai nidi pubblici e privati autorizzati, il contributo potrà essere richiesto anche per:
nidi e micronidi per bambini tra i 3 e i 36 mesi;
sezioni primavera dedicate ai piccoli tra i 24 e i 36 mesi;
servizi integrativi come spazi gioco con orario ridotto;
nidi in famiglia, ovvero servizi educativi domiciliari per gruppi limitati di bambini.
Gli importi restano differenziati in base all’Isee minorenni: fino a 3.000 euro per redditi sotto i 25mila euro, 2.500 euro per Isee compresi tra 25.001 e 40mila euro e 1.500 euro in caso di Isee superiore o non presentato.
Carta dedicata a te
In merito alla Carta “Dedicata a te”, misura di sostegno alimentare che prevede l'erogazione di un contributo di 500 euro per nucleo familiare, è importante evidenziare che tale beneficio trova conferma e verrà erogato anche il prossimo anno, così come si evince dalla Manovra 2026.
Bonus sport
Il bonus sport per i figli (nel 2025 riconosciuti fino a 300 euro per attività sportive nella fascia 6-14 anni presso determinati soggetti) non troverà applicazione nel 2026.
Bonus scuole paritarie
Nel 2026 verrà introdotto anche il bonus scuole paritarie: più dettagliatamente facciamo riferimento al contributo economico fino a 1.500 rivolto alle famiglie con Isee entro i 30mila euro che iscrivono i figli alle scuole paritarie.
Il bonus riguarda gli studenti iscritti alla scuola secondaria di primo grado e al primo biennio della scuola secondaria di secondo grado.
Sarà necessario un decreto del ministro dell'Istruzione, di concerto con il ministro dell'Economia, per fissare i criteri nel dettaglio, tenuto conto delle somme riconosciute per lo stesso obiettivo dalle Regioni.
Bonus psicologo
Rinnovato per il 2026 anche il bonus psicologo ma con fondi ridotti (da 9,5 milioni nel 2025 a circa 8,5 milioni per il 2026, con ulteriori tagli previsti dal 2028) e una gestione centralizzata tramite Inps, che si farà carico delle domande e delle graduatorie, con importi fino a 1.500€ per ISEE fino a 50.000€.
Assegno unico
Per l'Assegno Unico e Universale (AUU) del 2026 non sono previste modifiche strutturali ma evidenziamo che dal 1° gennaio 2026 l’assegno unico universale aumenterà dell’1,4%.
Si ricordi, infatti, che si è provveduto il 28 novembre alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del del decreto interministeriale (di Mef e Ministero del Lavoro) sulla "perequazione delle pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2026".
Attraverso tale decreto è stato stabilito anche il tasso di rivalutazione dell'assegno unico per il prossimo anno.
Non sarà necessario presentare una nuova domanda per chi è già beneficiario.
L’importo massimo, riconosciuto ai nuclei con Isee più basso, sale da 201 euro a poco più di 204 euro al mese per figlio. Anche l’importo minimo, destinato alle famiglie con Isee elevato o che non presentano l’Isee, cresce di poco, passando da circa 57,5 euro a circa 58,5 euro mensili.
di VALENTINA TROPEA
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