Abolite le supplenze brevi nelle scuole secondarie: I risparmi saranno utilizzati per incrementare il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (MOF). Cosa accade alle scuole primarie?
- La Redazione
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"Questa proposta va a lavorare sulla precedente “Buona scuola” (articolo 1, comma 85, della legge 13 luglio 2015, n. 107), ovvero, la riforma del sistema scolastico italiano pensata per... "

La nuova manovra sulla legge di Bilancio andrà a modificare in maniera sostanziale l'aspetto economico dell’Italia, tra le varie pedine mosse per apportare maggiore beneficio finanziario rientra anche l’organizzazione del personale docente di medie e superiori.
A tal proposito, il documento prevede l’abolizione delle supplenze esterne per assenze inferiori a 10 giorni nelle scuole secondarie. Questa proposta va a lavorare sulla precedente “Buona scuola” (articolo 1, comma 85, della legge 13 luglio 2015, n. 107), ovvero, la riforma del sistema scolastico italiano pensata per rafforzare l’autonomia delle istituzioni scolastiche, rendendo l’insegnamento e l’apprendimento più moderno, andando a collegare meglio scuola e mondo del lavoro.
Se questa delle supplenze esterne fino a poco tempo fa era solo una possibilità per i dirigenti scolastici, dal nuovo anno potrebbe diventare un vero e proprio obbligo. Nel nuovo testo si evince che : “il dirigente scolastico dovrà provvedere, salvo motivate esigenze di natura didattica, alla sostituzione dei docenti assenti utilizzando il personale già presente nell’organico ”. Come abbiamo già preannunciato, questo è previsto solo nelle scuole secondarie di primo e secondo grado. Cosa accade, in questi casi, nelle scuole primarie? Per la scuola primaria e per i posti di sostegno, è prevista una maggiore flessibilità.
Infatti, è a discrezione del dirigente scolastico se impiegare o meno l’organico interno per coprire le supplenze temporanee fino a dieci giorni. L’obiettivo, come ben si può capire, va ad agire sulle spese delle supplenze brevi che ogni anno gravano in modo significativo sul Bilancio complessivo. A tal proposito si è pensato anche ad un sistema di monitoraggio quadrimestrale delle assenze del personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario. I risparmi derivanti delle supplenze brevi potranno essere utilizzati per il Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (MOF), fino a un massimo del 10 per cento, in base all’andamento delle supplenze brevi e ai risultati del monitoraggio previsto.
di LA REDAZIONE
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