250MILA precari ripartono a settembre, è inaccettabile. Anief chiede il doppio canale e la fine della supplentite dopo il Pnrr
- La Redazione
- 5 ore fa
- Tempo di lettura: 2 min
"La proposta per abbattere la supplentite cronica nella scuola risulta davvero importante e in linea con le richieste formulate da tempo dal ... "

“Ma come dobbiamo dirlo: le risorse preziose vanno tutelate e salvaguardate. I nostri precari portano avanti la scuola, alcuni anche da decenni, e bisogna assumerli nei ruoli. Perché un supplente va bene se ha un contratto a tempo determinato e no se chiediamo di stabilizzarlo? Come sindacato chiediamo la riforma del reclutamento e la fine della supplentite dopo il Pnrr”. Sono queste le parole del professore Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato rappresentativo Anief.
Intanto rimane alto l’interesse per la proposta di legge S 545 per vincere il precariato scolastico presentata a Palazzo Madama dalla senatrice Carmela Bucalo, vice coordinatrice del dipartimento Istruzione di Fratelli d’Italia: la valutazione del testo del progetto legislativo – assegnata alla VII Commissione del Senato - riprenderà dopo il 12 settembre, visto che al momento risultano sospesi come tutti i testi di legge per via dalla pausa estiva dei lavori parlamentari.
La proposta per abbattere la supplentite cronica nella scuola risulta davvero importante e in linea con le richieste formulate da tempo dal sindacato Anief: “si chiede infatti al Parlamento – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - l’immissione in ruolo dei precari, a partire dall’anno scolastico 2026/27 attraverso il doppio canale di reclutamento, direttamente da graduatorie GPS, da materia comune e da sostegno, ma anche la stabilizzazione di tutti i candidati risultati idonei al termine dei concorsi pubblici, in particolare le selezioni collegate al Pnrr, oltre che l’assunzione a tempo indeterminato dei docenti con diploma magistrale inseriti nelle GaE, assunti nei ruoli e infine incredibilmente licenziati”.
“L'approvazione del provvedimento – continua il sindacalista autonomo - interverrebbe per rispondere alla procedura di infrazione europea su un sistema di reclutamento italiano discriminante e da rivedere: in particolare, si tratterebbe di una risposta importante al sistematico abuso dei contratti a termine subita dal personale precario – collocato senza motivazioni valide su posti in organico di fatto o in deroga – che Anief ha denunciato anche più volte al Comitato europeo dei diritti sociali, producendo quindi - conclude Pacifico - una rettifica importante al discutibile reclutamento rinnovato dal precedente Governo e concordato con l'Europa nell’ambito del Pnrr”.
di LA REDAZIONE
Comentarios