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TUPINI: LA VOSTRA ANIMA PARLA, LASCIATEVI GUIDARE DA LEI . LE PERSONE CHE FREQUENTATE EMANANO ENERGIA POSITIVA O NEGATIVA. ECCO COME SAPER SCINDERE...

La nostra anima parla, e se ci lasciamo guidare da lei, prestando molta attenzione ai segnali che ci manda, possiamo creare la nostra sfera di rapporti scegliendo con cura...

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Quando instauriamo un rapporto, una relazione inizia uno scambio vicendevole di emozioni, energie e potenze. Le due anime iniziano a intrecciarsi, a condividere e a lavorare insieme. Conosciamo persone che sin da subito percepiamo affini a noi, per la gioia, la felicità, la tranquillità e la calma che riescono a trasmetterci, e persone che invece ci donano emozioni opposte.

Ad esempio, un collega che ci supporta e ci ascolta nei momenti difficili ci fa sentire più motivati e sereni, mentre un amico che critica costantemente le nostre scelte può farci sentire ansiosi o demotivati.

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A tal proposito, la psicologa Gabriella Tupini ci mette in guardia sulle persone che ci circondano, perché queste possono darci molto, ma anche toglierci molto. E, in alcuni casi, si tratta proprio di chi mai ci saremmo aspettati. Queste le sue parole:“Attenti alle persone che frequentiamo: la prima cosa a cui stare attenti sono proprio le persone che frequentiamo.”

Ma perché l’esperta ci mette in allerta proprio su questo? Rispondendo alla domanda, dichiara: “Ci sono persone che ci danno energia, persone che non ce ne danno e non ce ne tolgono, e persone che ci tolgono energia, soprattutto in famiglia.”

Ad esempio, un familiare molto critico o che non rispetta i nostri confini può creare stress emotivo, anche se agisce senza cattiveria.

La vita è necessariamente in cerca di relazioni: l’essere umano difficilmente riesce ad isolarsi completamente. Questo bisogno affettivo e di legame con l’altro può portarlo, a volte, verso approcci che per lui sono sbagliati. Gli individui costruiscono la loro personalità sul loro passato, sulle vicende che hanno vissuto e che li hanno profondamente segnati. Non c’è cattiveria, non c’è un aspetto “maligno” in loro: semplicemente, alcune persone non possono appartenerci.

Ad esempio, due amici cresciuti in ambienti emotivamente diversi potrebbero non riuscire a comprendere pienamente le reciproche esigenze.

La nostra anima parla, e se ci lasciamo guidare da essa, prestando attenzione ai segnali che ci invia, possiamo creare la nostra sfera di rapporti scegliendo con cura le persone che possono farne parte.

Quando i segnali di allerta della nostra anima riguardano membri della famiglia, amici a cui siamo particolarmente affezionati o persone a cui teniamo molto, rinunciare a loro diventa difficile. Ci troviamo quasi a remare contro la nostra volontà. In questi casi, ciò che inevitabilmente emergerà è l’amore che nutriamo per noi stessi. Porre limiti sani e far rispettare le nostre idee non significa evitare completamente quella relazione, ma è necessario per preservare il nostro equilibrio mentale.

Ad esempio, si può decidere di ridurre la frequenza di incontri con un familiare critico, oppure stabilire regole chiare nelle conversazioni con amici che tendono a imporre le loro opinioni.

Continua l’esperta: “Ognuno di noi ha un’aura, un’energia – ovvero il modo in cui le nostre emozioni e il nostro atteggiamento influenzano chi ci sta intorno. Non emaniamo solo energie, ma anche molecole, perché il contatto tra due ‘auree’ suscita sempre qualcosa. In maniera negativa o positiva, sta a noi saper distinguere: un’aura può sopraffare l’altra, nel senso del dare o del ricevere energia.”

Ad esempio, quando due persone empatiche si incontrano, possono scambiarsi entusiasmo e motivazione; quando una persona costantemente negativa interagisce con un’altra più sensibile, può sottrarre energia invece di darla.

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In definitiva le ‘auree’ di due persone, intese come la combinazione delle loro emozioni, atteggiamenti e intenzioni, spesso si percepiscono e si influenzano prima ancora che i due individui si incontrino fisicamente o parlino. È come se un legame silenzioso si instaurasse attraverso l’energia emotiva, creando affinità o tensioni invisibili ma reali.

Allo stesso modo, le ‘auree’ di due persone possono entrare in dissonanza prima ancora che si incontrino o parlino. Anche senza alcun motivo apparente, possiamo sentire immediatamente una distanza o una fastidiosa tensione verso qualcuno. Questo fenomeno, pur sembrando inspiegabile, nasce dall’interazione silenziosa tra le emozioni, i comportamenti e le predisposizioni inconsce dei due individui, creando una sensazione di incompatibilità prima che la relazione abbia effettivamente inizio.”

di NATALIA SESSA

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