Arriva il via ai percorsi abilitanti. La notizia in anteprima la si può leggere sulla pagina Facebook del senatore Mario Pittoni, responsabile...
Arriva il via ai percorsi abilitanti. La notizia in anteprima la si può leggere sulla pagina Facebook del senatore Mario Pittoni, responsabile Dipartimento Istruzione Lega, già Presidente della Commissione Cultura al Senato. Lo stesso afferma: "DECRETO PUBBLICATO! - C'eravamo impegnati affinché, dopo un'attesa decennale, il 2024 fosse l'anno d'avvio dei percorsi formativi abilitanti all'insegnamento per tutte le categorie e senza test d'ingresso. Le norme attuative sono finalmente pubblicate."
A seguire il decreto MUR n. 621 del 22-04-2024 in merito ai percorsi universitari e accademici di formazione iniziale e di abilitazione dei docenti di posto comune, compresi gli ITP, delle scuole secondarie di primo e secondo grado per l’anno accademico 2023/2024. Presente l’autorizzazione dei posti per i percorsi accreditati presso ciascuna istituzione universitaria o accademica capofila.
DECRETO MINISTERIALE
ALLEGATO A Ripartizione dei posti per l’attivazione dei percorsi di formazione insegnanti DM N 621
ALLEGATO B TABELLA TITOLI DM N 621
Approfondimenti
In merito alle possibili conseguenze negative, dovute al forte ritardo, il senatore Mario Pittoni ha annunciato che farà tutto il possibile per ridurre al minimo i disagi dei docenti. L'obiettivo principale sarà quello di armonizzare al meglio la cooperazione tra MIM, MUR ed Università al fine di garantire l'attivazione immediata dei percorsi abilitanti.
Le richieste dei docenti precari per eliminare le conseguenze che potrebbero derivare dal forte ritardo. L'analisi di un caso specifico.
I ritardi per l'attivazione dei percorsi abilitanti , fuori tempo massimo, hanno creato molta ansia e hanno determinato una serie di difficoltà ad oltre 250MILA docenti precari e relative famiglie, tra le quali sicuramente si potrà annoverare, lo spiegheremo a seguire nell'articolo, la mancata nomina su specifica classe di concorso.
Disattese tutte le speranze dei docenti precari, il destino sembra essere segnato: niente abilitazione entro giugno, tempo utile per sciogliere un'eventuale riserva in I fascia. Ovviamente la riserva, ma questo è risaputo, la si scioglie se l'iscrizione al percorso avviene entro la chiusura delle domande di aggiornamento/inserimento delle GPS 2024, altrimenti neanche a parlarne di riserva.
Quali sono i problemi in cui incorrono i precari storici che non riusciranno ad abilitarsi entro fine giugno?
Il problema più grave è quello di non ricevere una nomina su CDC. Scopriamo perché. I percorsi da 30, 36 e 60 CFU dovevano partire in simultanea, come preannunciato dal senatore Pittoni, proprio per non creare difficoltà ai docenti stessi. La sola attivazione dei percorsi abilitanti per quanti già possiedono un'abilitazione porterà, a seguito dell'aggiornamento delle GPS, ad una riduzione di cattedre su determinate classi di concorso. Si parla di oltre 100MILA "docenti ingabbiati" che stanno già conseguendo l'abilitazione su un ulteriore CDC.
Infatti molti docenti abilitati decideranno di presentare domanda nelle GPS 2024, domanda con inserimento in prima fascia. L'inserimento in prima fascia comporta, a prescindere dal punteggio, una precedenza rispetto ai precari storici che rimarranno in seconda fascia.
Facciamo un esempio pratico: un precario storico inserito in seconda fascia con 150 punti, che insegna matematica da 10 anni, verrà chiamato solo ad esaurimento della prima fascia. Quindi un neo abilitato anche se ha un punteggio molto basso, per esempio 50 punti, verrà nominato su cattedra sempre prima dei precari storici, a prescindere come già detto dal punteggio.
Quindi lo spostamento di cattedre andrà a modificare gli equilibri, anche se non di fatto in termine numerico assoluto, si andrà incontro ad una riduzione di cattedre su alcune CDC e un aumento su altre. Se la situazione non cambierà vedremo da settembre, con molta probabilità, una nuova ridistribuzione di cattedre che terrà conto di decine di migliaia di nuovi docenti abilitati; questo almeno fino al prossimo aggiornamento .
I precari storici, nonostante l'avvio dei percorsi abilitanti, comunque se non riusciranno a concludere il percorso entro giugno non potranno inserirsi in I fascia.
Pertanto chiedono a gran voce di poter fare domanda in I fascia con relativa possibilità di abilitarsi nei prossimi 12 mesi. Un riconoscimento - a dire dei precari storici - dovuto dalle istituzioni. Inoltre gli stessi ricordano che: “ l’Europa non contempla la reiterazione dei rinnovi contrattuale oltre i tre anni, situazione che invece in Italia viene a verificarsi puntualmente ad ogni inizio di anno scolastico. Circostanza che coinvolge centinaia di migliaia di docenti.” – E ANCORA - “I Comitati dei docenti precari chiedono ancora una volta al Ministro dell’Università e della Ricerca Annamaria Bernini di provvedere ad emanare con estrema urgenza le disposizioni di legge che consentiranno alle Università di avviare i percorsi abilitanti da 30 e 60 CFU e di predisporre i relativi bandi di iscrizione dei candidati, come da appello anche del responsabile nazionale del dipartimento istruzione della Lega, Onorevole Mario Pittoni.
La sola attivazione dei percorsi da 30 CFU per docenti già di ruolo e/o già abilitati e il forte ritardo nell’emanazione delle norme attuative dei corsi per i precari esporranno i docenti interessati al rischio di non potersi inserire con riserva nella prima fascia delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze e quindi di non ricevere alcuna nomina annuale.
Data la situazione di estrema gravità, richiedono al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara la proroga dei termini di chiusura delle procedure di inserimento nelle Graduatorie Provinciali alla metà di maggio 2024 e la proroga del termine per lo scioglimento della riserva al 10 agosto 2024, al fine di consentire agli insegnanti l’iscrizione ai corsi, alle GPS con riserva e, successivamente, sciogliere tale riserva in tempo utile. Ciò anche al fine di perequare i tempi di inserimento in prima fascia e di evitare trattamenti disuguali rispetto a coloro per i quali i corsi sono già in corso di svolgimento.”
L’abilitazione alla professione, oltre ad essere un diritto, specialmente per coloro che questa opportunità non l’hanno mai avuta, è anche una necessità per i docenti precari in quanto requisito per l’accesso ai prossimi concorsi per l’insegnamento.
I Comitati hanno lanciato diverse raccolte firme per sollecitare l’attivazione dei percorsi abilitanti e sono pronti a scendere in piazza in segno di protesta in caso di ulteriori ritardi e di misure non eque.
A seguire una delle numerose petizioni che abbiamo ricevuto dai "precari uniti per la scuola" ( clicca qui ).
PRECARI UNITI PER IL RUOLO
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di LA REDAZIONE
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