L 'obiettivo è "Quello di svecchiare la Pubblica Amministrazione proponendo in uscita assegni decorosi.
Un nuovo incontro tra le organizzazioni sindacali e il Ministro del Lavoro e delle Politiche, Marina Elvira Calderone, è atteso per giorno 26 giugno 2023, per discutere sul tema riguardante il pensionamento del personale del pubblico impiego.
Tra queste, al tavolo di confronto ci sarà anche la Cisal: “con la nostra delegazione verificheremo come possono cambiare le modalità di pensionamento, anche attraverso specifiche finestre per il personale scolastico e il riscatto gratuito degli anni universitari come ribadisce sempre il nostro sindacato.
Chiederemo, inoltre, la separazione delle spese dell'assistenza dalla previdenza e degli assegni di quiescenza dignitosi. Ci faremo sentire anche per dire basta alle quote ‘tampone’, come pure per l’uscita anticipata senza contropartite quasi impossibili da accettare, come avviene per ‘Opzione donna’. La verità è che il comparto pubblico ha un’età media altissima, molto oltre i 50 anni, e chi lavora una vita ha tutto il diritto di potersi godere gli ultimi anni con una pensione decorosa e non appena sopra la soglia di povertà”, afferma Pacifico.
Per quanto riguarda specificatamente i lavoratori della Scuola, il sindacato ricorda che in Italia opera la categoria più vecchia e precaria del mondo: “L’alta percentuale di dipendenti over 60 è dovuta al fatto che i lavoratori della scuola si mandano in pensione troppo tardi ignorando burnout e patologie a cui sono sottoposti. Inoltre, continua l’abuso dei contratti a termine, malgrado da Bruxelles arrivino segnali chiari sull’esigenza di finirla con questa reiterazione gratuita: cominciamo a dare ascolto alla Commissione Ue e rispettiamo le direttive europee che valorizzano e tutelano gli insegnanti, a cominciare da quelli assunti e licenziati senza in filo di logica”, termina il Presidente Marcello Pacifico.
di CLAUDIO CASTAGNA
contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it