LUCANGELI: “IO CREDO IN TE, FINCHÉ NON AVRAI LA FORZA DI CREDERCI DA SOLO” È L’ABBRACCIO PEDAGOGICO DEI MAESTRI, CHE SONO GLI ARTIGIANI DELL’ANIMA
- La Redazione

- 22 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 5 ago
" È la promessa di dire: “Io credo in te, finché non avrai la forza di crederci da solo. È un lavoro di artigianato dell’anima, fatto di pazienza, empatia ed amorevolezza..."

L’empatia è al centro dei nostri rapporti, è la linfa che ci consente di tirare fuori il meglio di noi, di imparare ed apprendere, Lev S. Vygotskij diceva in merito: “Diventiamo noi stessi attraverso gli altri”, e di questo ne è convinta anche Daniela Lucangeli, professoressa ordinaria di Psicologia dello sviluppo presso l’università di Padova che a tal riguardo scrive:
“Il potenziale di crescita cognitiva, emotiva e comportamentale, se adeguatamente supportato e nutrito dal contesto educativo, può aiutare ogni bambino a raggiungere progressi migliori per se stesso. Progressi che, da solo, non potrebbe ottenere”, come ci spiega l’esperta un bambino da solo non riesce ad ottenere lo stesso risultato che potrebbe raggiungere con persone competenti e qualificate al suo fianco. Essere bravi insegnanti ed educatori vuol dire supportare, accogliere ed aiutare. Capiterà spesso al bambino di commettere errori, di sbagliare ma come ci suggerisce l’esperta: “È in questo spazio speciale che ciò che il bambino non riesce ancora a fare da solo diventa possibile, grazie alla mano tesa di chi gli è accanto, pronta a guidarlo con pazienza e fiducia” - continua l’esperta - “ un bambino impara meglio quando si sente accolto, compreso e sostenuto”.
Per creare un apprendimento efficiente è indispensabile il supporto, non solo fisico, ma anche quello emotivo. È importante che il bambino abbia affianco a lui persone che oltre a sostenerlo nelle azioni pratiche, credano anche tanto in lui, come afferma Daniela Lucangeli: “ Il cuore dello sviluppo è uno spazio di relazioni dove si impara non solo “a capire e a fare” ma anche “a credere” in se stessi”.
Come ha ben spiegato l’esperta il bravo educatore è colui che non sostituisce ma affianca, non umilia ma incoraggia, solo in questo modo il bambino scoprirà autonomamente tutte le sue potenzialità, si metterà in gioco e non avrà paura di sbagliare perché è consapevole che l’errore, con le giuste persone vicine, diventa esperienza, conclude Lucangeli: “ L’abbraccio pedagogico di un maestro, un insegnante accoglie il bambino con le sue incertezze, le sue domande, i suoi tentativi. È il luogo dove un insegnante non si limita a guidare, ma cammina accanto. È la promessa di dire: “Io credo in te, finché non avrai la forza di crederci da solo” - continua l’esperta - “ È un lavoro di artigianato dell’anima, fatto di pazienza, empatia ed amorevolezza” .
di NATALIA SESSA






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