INVESTONO RAGAZZO CON DISABILITÀ E SCAPPANO VIA. L'APPELLO AI CRIMINALI: LA SUA VITA NON VALE 20 EURO, TORNATE INDIETRO SIETE ANCORA IN TEMPO
- La Redazione

- 19 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Gravissimo il comportamento, da criminali: lo investono, gli mettono in mano 20 euro e sono fuggiti via, senza prestare aiuto o allertare i soccorsi...

È accaduto a Catania dove un giovane con disabilità è stato investito mentre attraversava le strisce pedonali. Il ragazzo è stato preso in pieno da un'auto nella quale viaggiavano tre adulti, ma ciò che crea rabbia ed indignazione è che, a seguito dell’impatto, i responsabili hanno accompagnato Salvo davanti alla cooperativa Controvento, mettendogli in mano 20 euro e sono fuggiti via, senza prestare aiuto o allertare i soccorsi.
A denunciare l’accaduto è stata la cooperativa Controvento con un post pubblico su Facebook, nel quale hanno raccontato quelle che sono le condizioni di salute e i danni riportati da Salvo dopo l’incidente. Il post dice: “Salvo è ricoverato in ospedale, con fratture multiple e scomposte ai piedi. Non potrà camminare per settimane, non potrà partire per la vacanza che stava aspettando da tempo insieme ai suoi amici”. Come spiegano i rappresentanti della cooperativa, il giovane conduce una vita autonoma, partecipa al progetto PNRR sull’autonomia nel comune di Catania in collaborazione con le cooperative del territorio.
Progetto nato per dare l’opportunità a persone con disabilità di costruirsi un futuro e di essere autonomi il più possibile, infatti a tal proposito dal post si legge: “ Salvo non è un povero ragazzo. È una persona determinata, che da anni lavora per avere una vita autonoma e indipendente, con il sostegno di operatori, educatori, famiglie e della nostra cooperativa” - continua l'associazione - “questa autonomia, che tanto fatichiamo a costruire, è fragile basta un gesto irresponsabile per spezzarla. E a proteggerla non può essere solo chi lavora nel sociale: deve essere tutta la città”.
Inoltre l’associazione rivolge un appello ai tre presenti nell’autovettura che ha investito il giovane: “A chi era in quella macchina: potete ancora fare qualcosa. Potete scegliere di non voltare le spalle. Potete contattare noi, la cooperativa Controvento, o la sorella di Salvo, Graziana Capizzello. Assumersi la responsabilità è il primo passo per rimettere a posto le cose”. Gli inquirenti stanno indagando sulla loro identificazione. Alcune persone non possono rimanere impunite, quanto ha subito Salvo è un gesto di una gravità tale che non può rimanere impunito.
di NATALIA SESSA






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