Secondo il presidente dell’Anp dovrebbero svolgere 36 ore settimanali invece delle 18 di chi ha la cattedra
Il rientro a scuola dei docenti “No Vax” crea discussioni riguardo l’impiego assegnatogli visto che non possono avere contatti con gli studenti. A tal proposito, Giannelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, ha dato il suo parere.
“Sul ritorno a scuola dei docenti non vaccinati ci sono per lo più resistenze da parte di alcuni di loro, perchè non vogliono lavorare per 36 ore: è una criticità che si registra. D’altronde la si attendeva: l’interpretazione in base alla quale devo svolgere 36 ore è fornita dal Ministero e loro fanno appello a una certa ambiguità del decreto legge e sostengono che non sia così chiaro che debbano effettivamente lavorare per 36 ore”.
Secondo Giannelli, il loro impiego - così come definito dal Ministero dell’Istruzione quale sistemazione di archivi, gestione di biblioteca e utilizzo in attività di segreteria - non sarebbe attinente alla mansione del docente.
In ogni caso si dovrà trovare una soluzione per far sì che non restino 36 ore settimanali con le mani in mano, cosa che risulterebbe umiliante a livello professionale.
di CARLO VARALLO
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