Nella settimana che va dal 12 al 16 settembre in quasi tutte le regioni si avvierà l'anno scolastico. Come noto, gli ultimi tre anni sono stati fortemente condizionati dalla presenza della pandemia con didattica a distanza, utilizzo di dispositivi di protezione individuale e protocolli di contenimento della diffusione del virus. Sono stati anni difficili, nei quali si sono potuti limitare i danni educativi e formativi agli studenti solo grazie al grande impegno e senso di responsabilità di tutto il personale scolastico.
Avevamo chiesto perciò al governo il massimo sforzo per garantire un avvio di anno "normale" senza interruzioni alla didattica, evitando o limitando al minimo le chiusure. Ci aspettavamo dunque più determinazione ad individuare luoghi diversi dalle scuole per ospitare il voto alle elezioni politiche, almeno come si provò a fare col decreto sostegni bis in occasione delle elezioni amministrative del 2021 quando si stanziarono 2 milioni di euro per i Comuni che avrebbero provveduto a individuare luoghi alternativi alle scuole per l’insediamento dei seggi elettorali. Nulla di tutto questo è stato fatto.
Auspichiamo che il prossimo governo possa iniziare un percorso che consenta ai cittadini di esercitare il diritto al voto al di fuori dei locali scolastici, garantendo contemporaneamente il diritto di voto dei cittadini italiani e il diritto allo studio di milioni di studenti.
La FLC CGIL continuerà in ogni caso a sostenere tutte le associazioni che sul territorio nazionale stanno promuovendo iniziative volte a sensibilizzare gli enti locali sulla questione dei seggi elettorali.
di CLAUDIO CASTAGNA
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