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Docenti di sostegno, assumere su 100mila posti liberi: il ritorno all'assunzione da prima fascia Gps è un primo segnale. Anief: "no alla scelta da parte delle famiglie,al primo posto ci sia il merito"

Anief è il sindacato che vuole stabilizzare tutti i docenti di sostegno sui 100 mila posti oggi assegnati a supplenza. Pacifico afferma: “Rappresenta un atto di coerenza a tutela di 340mila alunni che hanno bisogno..."





Sul sostegno c’è tantissimo da fare: oltre la metà degli insegnanti sono precari e molti nemmeno specializzati. Si immettono in ruolo molti meno candidati rispetto ai posti liberi. L’unica buona notizia è l’approvato emendamento al decreto Pnrr Quater, proposto da tempo dall’Anief, che permetterà agli specializzati in Italia, al termine del corsi Tfa sostegno, di entrare di ruolo dalla prima fascia delle GPS, le graduatorie provinciali per le supplenze, dopo la frettolosa abrogazione dell’articolo 59.


“Questo è un fatto che abbiamo raggiunto con caparbia e convinzione – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -, perché dire che occorre avere continuità didattica e pensare di ottenerla lasciando che le famiglie scelgano i docenti di sostegno anche da tra i non specializzati significa violare in un colpo solo il merito e ogni principio di ragionevolezza. Invece, quello che occorre, per avere più insegnanti possibili in cattedra il prossimo 1° settembre è assumere sui tantissimi posti vacanti direttamente da Gps”, conclude Pacifico.


Anief è il sindacato che vuole stabilizzare tutti i docenti di sostegno sui 100 mila posti oggi assegnati a supplenza. “Rappresenta un atto di coerenza – dice ancora il leader dell’Anief – a tutela di 340mila alunni che hanno bisogno di massima attenzione e di continuità didattica, la quale si ottiene solo in un modo: assumendo in ruolo docenti specializzati. Noi, come organizzazione sindacale, stiamo facendo tanto: negli ultimi quattro anni abbiamo fatto aumentare da 8 a 32 mila gli accessi al TFA, soprattutto grazie ai ricorsi in Consiglio di Stato; come abbiamo fatto dichiarare la norma del 2007 che metteva un tetto ai posti in deroga, oltre che denunciato al Comitato europeo dei diritti sociali la violazione della carta europea. Questo, a nostro avviso, è fare sindacato”, conclude Pacifico.






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di LA REDAZIONE




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