Presto si svolgerà la prova orale, tutti i quesiti e le relative risposte utili per la preparazione
Terminate le prove scritte del concorso per docenti si attende lo svolgimento delle prove orali. I candidati, che hanno conseguito un punteggio minimo di 70/100, riceveranno una comunicazione, almeno quindici giorni prima (VISUALIZZA L'ESTRAZIONE DELLA LETTERA PER CIASCUNA REGIONE. CLICCA QUI) contenente il voto conseguito nella prova scritta, la sede, la data e l’ora dello svolgimento della prova orale.
Le prove orali potrebbero svolgersi tra il mese di Aprile ed il mese di Maggio, salve ulteriori comunicazioni al riguardo.
Ogni candidato, nell'attendere questo momento, non è privo di preoccupazioni; l'interessato infatti si pone dei quesiti circa lo svolgimento di tale prova.
A tal proposito ci si interroga su quante domande disciplinari verranno formulate durante lo svolgimento della prova orale, se due o più di due. Al riguardo possiamo affermare che il decreto non specifica il numero delle domande; l'unico dato certo è che le commissioni ne prepareranno un numero tre volte superiore rispetto ai candidati. Una volta estratta una traccia, quest'ultima verrà scartata e messa da parte, assicurando che non ci siano ripetizioni per i successivi candidati.
Tra le altre curiosità ed informazioni indispensabili per lo svolgimento della prova orale, ci si chiede se si debba preparare prima un PowerPoint così da garantire una migliore illustrazione della lezione. In relazione a ciò possiamo affermare che è sicuramente utile prepararne uno, al fine di facilitare lo studio, garantire un'ottima organizzazione ed esposizione.
Ancora ci si chiede che punteggio darà la domanda che verrà estratta al momento dell'orale rispetto alla lezione simulata. Non abbiamo uno specifico punteggio, se non per l'inglese. Tutto, quindi, dipenderà dalla conoscenza delle discipline relative alla propria classe di concorso.
Per quanto concerne quelli che possono essere dei consigli utili per il superamento della prova, sicuramente tutto dipenderà dai propri tempi di apprendimento ma si consiglia di non soffermarsi solo sui contenuti disciplinari, approcciando anche le metodologie e strategie didattiche.
Un altro interrogativo riguarda la normativa da consultare per la preparazione della lezione simulata. Senza dubbio bisognerà far riferimento all'allegato A che contiene delle normative fondamentali per per progettare e definire gli obiettivi didattici.
Tra i vari quesiti, ci si chiede se sia possibile seguire le prove orali. A tal riguardo possiamo sicuramente affermare che ciò sarà possibile, visto che i concorsi saranno a porte aperte.
Altra informazione utile potrebbe essere quella concernente la data entro la quale termineranno le prove orali, se entro aprile, maggio, giugno o luglio. Le tempistiche degli orali variano molto a seconda dalle commissioni e delle regioni. È stato previsto un incentivo economico per le commissioni che concluderanno i lavori entro 120 giorni.
Un ulteriori curiosità è se le prove orali potranno svolgersi nel pomeriggio. Possiamo affermare che gli orari potrebbero anche essere pomeridiani, tutto dipenderà dall'organizzazione delle commissioni.
ULTERIORI APPROFONDIMENTI SULLA LEZIONE SIMULATA E SULL'UDA
INDICAZIONI PER LA PREDISPOSIZIONE DI UNA LEZIONE SIMULATA
Durante la prova orale i candidati dovranno dimostrare le proprie competenze attraverso la presentazione di una lezione simulata, la cui traccia verrà estratta 24 ore prima dello svolgimento. Tutte le comunicazioni, comprese l'estrazione della traccia, verranno inviate all'indirizzo email fornito dal candidato al momento della registrazione. Anche nell'ipotesi in cui ci si trovi fuori Regione e non si possa essere presente all'estrazione, in tal caso la Commissione invierà la traccia tramite email.
Ci si chiede, però, più nel dettaglio, in cosa consista la lezione simulata e come si svolga. A tal proposito possiamo sicuramente affermare che il candidato, nel preparare la lezione, non può che tener ben presenti tutti quegli aspetti che caratterizzano il processo d’insegnamento-apprendimento e che costituiscono la struttura di una lezione efficiente ed efficace nella prospettiva di una scuola inclusiva.
Una lezione simulata è un’esercitazione pratica in cui un insegnante simula di tenere una lezione di fronte a una “classe” fittizia o ad un pubblico di osservatori, in questo caso la commissione esaminatrice.
Durante una lezione simulata, l’insegnante può presentare argomenti, utilizzare metodologie didattiche specifiche, interagire con gli “studenti” e gestire eventuali situazioni problematiche che possono emergere durante la simulazione.
La lezione simulata deve contenere:
Un’analisi del contesto ambientale ( la scuola dove simulare la lezione );
I prerequisiti di tutti gli alunni ( compresi i casi certificati con obiettivi equipollenti e differenziati, con osservazioni sui documenti , se richiesto, come diagnosi, PEI, GLO... ) ;
Gli obiettivi delle classe e di ogni singolo alunno, utili al raggiungimento dei traguardi delle competenze;
Gli eventuali raccordi, se presenti, con le altre discipline;
Le strategie e le attività adottate affinché la lezione possa ottimizzare il processo d’insegnamento - apprendimento adeguato al gruppo classe, compreso gli alunni con BES, ai quali dedicare secondo quanto previsto nel PEI gli strumenti compensativi o dispensativi ;
Le attività di verifica, svolte coerentemente agli obiettivi, al fine di individuare le conoscenze specifiche della disciplina e le abilità ritenute indispensabili. Tali attività, quando presenti alunni con BES, devono sempre tenere conto dell'utilizzo dei strumenti dispensativi e compensativi;
La valutazione, che deve trovare fondamento nei criteri deliberati dagli organi collegiali, la cui finalità è valutare la funzione formativa dei processi d’apprendimento e stimolare al miglioramento, visto come processo in divenire.
GUIDA ALL'UNITÀ DIDATTICA DI APPRENDIMENTO
Per prepararla al meglio, dunque, può essere utile appoggiarsi alla struttura di uno strumento di progettazione molto noto e completo, ovvero l’Unità di Apprendimento, la quale ha degli elementi ben precisi che possono costituire un’utile guida nella progettazione anche di una singola lezione.
Cos’è l’Unità di apprendimento?
L’Unità di Apprendimento, conosciuta anche come UDA, rappresenta un percorso educativo che coinvolge diverse discipline ed è finalizzata a far acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per gestire compiti pratici, stimolando la partecipazione attiva e autonoma degli alunni.
Questo percorso prevede la creazione di prodotto finale, che può variare da un artefatto digitale, come un blog per esempio, a un testo letterario, da una rappresentazione teatrale alla presentazione di un argomento, o qualsivoglia “creazione” frutto dell’impegno anche condiviso degli studenti e delle risorse che questi riescono a reperire autonomamente, unite a quelle proposte dall’insegnante.
Nel corso dell’UDA, dunque, lo studente si trova di fronte a sfide che richiedono l’attivazione di un pensiero critico e creativo, l’interconnessione tra diverse aree del sapere e un atteggiamento partecipato e motivato che può essere stimolato dall’insegnante grazie all’uso di metodologie e tecniche attive.
Vediamo dunque come può essere strutturata un’UDA per la prova orale del concorso docenti.
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La struttura dell’UDA
Un aspetto importante da considerare sia nella progettazione sia nell’analisi di una Unità di apprendimento è la sua struttura e gli elementi che la caratterizzano. Qui di seguito vediamo quali sono.
È articolata intorno a un tema.
Prevede una parte introduttiva in cui vengono date delle informazioni generali come le discipline coinvolte e gli obiettivi attesi in termini di conoscenze, abilità e competenze.
Comprende un piano di lavoro organizzato in fasi per le quali devono essere espressi i contenuti da affrontare, le attività proposte, le strategie didattiche, gli strumenti e i materiali da utilizzare, i tipi di compito che richiedono, il numero di ore previste.
Prevede inoltre una pianificazione temporale complessiva (12-15 ore, 20-25 ore, 30-40 ore).
Include delle griglie per l’osservazione sistematica e delle rubriche di valutazione delle competenze attraverso le quali vengono descritte sia le competenze degli studenti prima e dopo il percorso sia i livelli di padronanza di tali competenze sia gli indicatori considerati nell’osservazione e nella valutazione (cioè quei comportamenti che vanno osservati concretamente perché ci danno un’idea dell’effettivo livello a cui si trova lo studente rispetto all’obiettivo posto).
Prevede la realizzazione di un prodotto finale (o elaborato finale), che in genere è oggetto di presentazione conclusiva, per esempio, agli studenti di altre classi, ai genitori o, in alcuni casi, alla cittadinanza, ma può anche essere uno strumento utile per gli stessi studenti che lo hanno realizzato al fine di riflettere ulteriormente sull’esperienza svolta.
Tutti questi punti saranno analizzati più nel dettaglio nell’esempio di struttura di una Unità di Apprendimento scaricabile gratuitamente da questo articolo, ma qui di seguito ci si soffermerà su alcuni elementi specifici.
Il tema
Un aspetto centrale è l’individuazione del tema, che va definito in stretta connessione con gli obiettivi che tutto il percorso si pone. Può essere utile, quindi, porsi alcune domande.
In che modo si presta allo sviluppo delle competenze che si intende sviluppare?
Permette dei collegamenti interdisciplinari fluidi e non forzati?
Può effettivamente interessare i ragazzi e le ragazze della classe?
La strutturazione delle fasi in relazione al tempo
Altro elemento su cui è importante soffermarsi è la strutturazione delle diverse fasi in termini di tempo che richiedono, compatibilmente con lo svolgimento di altre attività di classe e con le risorse degli studenti.
Le attività dell’UDA sono effettivamente realizzabili in un tempo che lasci uno spazio adeguato anche ad altre attività?
Questo tempo è quantificato in maniera realistica ed è adeguato ai tempi di concentrazione e di svolgimento degli studenti?
Ci sono gli spazi adatti per svolgerle?
La valutazione
Un ulteriore aspetto importante da considerare è la valutazione da parte dei docenti di tutti gli studenti, anche eventuali bambini o ragazzi con bisogni educativi speciali. Come per gli altri aspetti presi in esame, può tornare utile porsi alcune domande.
Sono ben definiti gli strumenti di valutazione a disposizione dei docenti?
Le griglie di valutazione e osservazione si focalizzano su aspetti concretamente osservabili (indicatori)?
Le rubriche di valutazione presentano un’adeguata suddivisione in livelli e delle descrizioni chiare di questi?
Lo studente ha occasione di fare una propria autovalutazione del prodotto realizzato e del percorso svolto?
SCARICA L'ESEMPIO DI PROGETTAZIONE UDA
MANUALE EDISES: La prova orale del concorso Scuola Secondaria: progettare Unità di Apprendimento (UDA) e condurre lezioni efficaci
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di VALENTINA TROPEA
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