"Nessun dubbio: escludere i precari dalla Carta del docente è illegittimo. Lo ha scritto anche la settimana scorsa il Tribunale di Tivoli assegnando la card da 500 euro per..."
Nessun dubbio: escludere i precari dalla Carta del docente è illegittimo. Lo ha scritto anche la settimana scorsa il Tribunale di Tivoli assegnando la card da 500 euro per l’anno scolastico in corso e per il passato, per 2mila euro totali, ad una insegnante che ha presentato ricorso tramite i legali Anief. Principalmente, il giudice del lavoro ha ricordato che il DPCM del 23 settembre 2015 che ha introdotto l’aggiornamento permanente e strutturale, da assolvere anche attraverso la Carta del docente, nella parte che esclude i precari è stato “di recente annullato dal Consiglio di Stato, con sentenza n. 1842/2022, proprio in ragione dell’illegittimità dell’esclusione dalla fruizione della carta docenti del personale assunto a tempo determinato”.
“la Corte di Giustizia dell’Unione europea” si è detta dello stesso avviso con ordinanza sulla causa C-450/21 pronunciata il 18 maggio 2022, dichiarando “incompatibile con l’ordinamento eurounitario la norma che preclude ai docenti a tempo determinato il diritto di avvalersi dei 500 euro della carta per l’aggiornamento e la formazione del docente”. Infine, ha rilevato il Tribunale di Tivoli ha un peso non indifferente sulla questione la decisione della Suprema Corte di Cassazione, sez. lav., che con la sentenza n. 29961 del 27 ottobre 2023, chiamata a pronunciarsi sulla questione (sul dedotto rinvio pregiudiziale del Tribunale di Taranto), ha aperto la Carta per l’aggiornamento a tutti i precari con supplenza annuale anche fino al 30 giugno o al termine delle lezioni.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “una triade di pareri così rilevanti - Cassazione, cin la sentenza n. 29961 del 27 ottobre scorso, Corte di Giustizia europea, con l’ordinanza della VI Sezione del 18 maggio 2022, e Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1842/2022, non possono essere di fatto superati dal giudice del lavoro. A meno che non vi siano motivazioni particolari, che però reputiamo davvero remote. Per questi motivi continuiamo a invitare coloro che non l’hanno ancora fatto a fare ricorso gratuito con Anief per ottenere i 500 euro della Carta del docente. Basta avere svolto almeno 150 giorni di supplenze l’anno negli ultimi cinque anni. Si possono recuperare fino a 3.000 euro netti”, conclude il sindacalista autonomo.
LE CONCLUSIONI DELLA SENTENZA DI TIVOLI
P.Q.M.
Il Tribunale di Tivoli in funzione di Giudice del Lavoro, definitivamente pronunciando, così provvede, ogni altra domanda, istanza ed eccezione disattesa:
accoglie il ricorso e per l’effetto dichiara il diritto della ricorrente ad usufruire della Carta docente ai sensi dell’art. 1 commi 121-124 legge 107/2015, con assegnazione della medesima per gli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024oltre interessi o rivalutazione, ai sensi dell’art. 22, comma 36, della L. n. 724 del 1994, dalla data del diritto all’accredito alla concreta attribuzione;
condanna il Ministero dell’istruzione al rimborso dei compensi di avvocato che liquida in € 515,00 oltre spese generali iva e cpa di legge da distrarsi.
Tivoli, il 3.4.2024
Il giudice
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di LA REDAZIONE
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