Il 2021 sta ormai volgendo al termine, ed insieme ad esso inizieranno le vacanze di Natale.
Per gli studenti sarà un’occasione per riposarsi, mentre per gli addetti alle segreterie didattiche la situazione si presenta assai diversa: gli addetti dovranno già adoperarsi per il “post festività”.
Con l’inizio del 2022 saranno comunicate le cifre esatte dei docenti che non si sono sottoposti alla vaccinazione anti covid, in modo tale da poterli individuare e sostituire.
L’introduzione della vaccinazione obbligatoria a partire dal 15 dicembre, ha visto coinvolti circa 40mila docenti sprovvisti di “super green pass” (che, ricordiamo, si ottiene solo se in possesso di vaccinazione).
Per affrontare la scomoda situazione delle carte scoperte, i presidi si trovano costretti a chiamare i laureandi, come afferma Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi del Lazio: “Ormai le scuole chiamano attraverso le Mad, le Messe a disposizione, quindi fuori dalle graduatorie tradizionali. Poi si passa a chiamare anche i laureandi, è una necessità: la didattica va portata avanti, se non ci sono i docenti bisogna trovare una soluzione”.
“La chiamata dei laureandi è regolamentata per la facoltà di Scienze della formazione, quindi per gli insegnanti delle elementari, ma viene di fatto estesa anche ad altre lauree per le superiori: per matematica e per le materie professionalizzanti degli istituti tecnici e professionali”, conclude Costarelli.
L’idea era partita già nella provincia autonoma dell’Alto Adige: “Chi vorrà potrà fare una supplenza: dovrà essere di almeno tre mesi e sarà riconosciuta come tirocinio. L’ora di laboratorio sarà spostata il pomeriggio. Abbiamo già aiutato la scuola in estate e lo faremo anche stavolta”, dichiara Paul Videsott, presidente del corso di laurea in Scienze della Formazione.
di VALENTINA ZIN
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