Se “Meta” non potrà più trasferire i dati dei suoi utenti Europei negli Stati Uniti, Mark Zuckerberg minaccia la chiusura dei suoi portali in Ue
Nel rapporto annuale consegnato alla Sec da parte di “Meta”, Mark Zuckerberg fa riferimento allo scontro in atto per il trattamento dei dati personali, minacciando la chiusura di Facebook, Instagram e Whatsapp in Europa.
Il portavoce di Meta riferisce che l’azienda non ha alcuna intenzione di lasciare il mercato Europeo, ma servono regole chiare visto che:
"Semplicemente Meta, come molte altre aziende, organizzazioni e servizi, si basa sul trasferimento di dati tra l'Ue e gli Stati Uniti per poter offrire servizi globali. Come altre aziende, per fornire un servizio globale, seguiamo le regole europee e ci basiamo sulle Clausole Contrattuali Tipo (Standard Contractual Clauses) e su adeguate misure di protezione dei dati".
La risposta Europea non si fa attendere
L'Eurodeputato socialista Olandese e presidente della commissione Fiscalità del Parlamento Europeo, Paul Tang risponde con toni molto duri:
“L'Europa non si piega alle tue minacce, signor Zuckerberg”.
Il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire, anch'egli commenta senza risparmiare parole:
“Posso confermare che la vita senza Facebook prosegue e che vivremmo senza Facebook. I giganti digitali devono capire che il continente Europeo resisterà e ribadirà la sua sovranità”.
I temi da discutere sono molto complessi e necessitano di trovare “accordi equilibrati tra la privacy e la sicurezza nazionale” ha spiegato un funzionario della Commissione Europea.
La dichiarazione di Zuckerberg di lasciare l’Europa, seppur ridimensionata nei giorni scorsi, ha avuto un effetto negativo sui titoli a Wall Street, arrivati a perdere il 5,5% dopo aver perso già il 26% giovedì scorso.
di CARLO VARALLO
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