A quasi due mesi dall’inizio dell’anno scolastico ci sono scuole dove le nomine dei precari risultano ancora in alto mare: pur avendo 400mila supplenti inseriti nelle...

A quasi due mesi dall’inizio dell’anno scolastico ci sono scuole dove le nomine dei precari risultano ancora in alto mare: pur avendo 400mila supplenti inseriti nelle varie graduatorie, gli Uffici scolastici non riescono infatti a individuare i precari da nominare. A rendere ancora più difficile la situazione è la presenza di classi di concorso con GaE e GPS esaurite.
Spetterà quindi ai dirigenti scolastici individuare i supplenti attraverso le graduatorie di istituto da collocare su posto vacante o disponibile o, in caso, da graduatorie di istituto viciniori. Ultima spiaggia l’interpello, che debutta nella OM n. 88/2024 e sostituisce le Messe a disposizione utilizzate negli ultimi anni.
Le classi di concorso e le relative province in cui sia la Graduatorie a esaurimento che le GPS risultano esaurite sono collocate in diverse province italiane, da Sud a Nord: la mancanza di candidati nelle graduatorie provinciali per le supplenze riguardano province come Matera, Potenza, Cosenza, Reggio Calabria, Avellino, Salerno, Caserta, Forlì Cesena, Reggio Emilia, Trieste, Bergamo, Imperia, Sassari, Enna, Pistoia, Belluno; ma l’assenza di aspiranti docenti riguarda anche grandi centri, come Bologna, Roma, Genova, Milano, Torino e Venezia. I tipi di insegnamento che risultano privi di aspiranti nelle graduatorie risultano quelli di sostegno, soprattutto nel primo ciclo scolastico, ma anche Italiano e Storia, Inglese, Matematica e Fisica, oltre che di discipline tecniche.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “ha fatto certamente bene il Ministro Giuseppe Valditara ad annunciare, recentemente durante un question time, un piano del Governo anti-supplentite e la specializzazione su sostegno per 85.000 precari con almeno tre anni di servizio: sono risposte ad un problema, però, che non basteranno se non corredate dalla trasformazione di tutti i posti in deroga o di fatto nell’organico di diritto, al quale deve fare necessariamente seguito l’introduzione del doppio canale di reclutamento e la stabilizzazione di tutti gli idonei dei concorsi.
Senza tre passaggi ineludibili – lo ripeto, posti in organico di diritto, doppio canale e assunzione a tempo indeterminato degli idonei – , con tutto il resto che passa in secondo piano. Senza queste risposte non faremo altro che prolungare l’agonia della supplentite. Oltre che - conclude il presidente Anief – continuare a inneggiare alla continuità didattica, senza però mai raggiungerla”.
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