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Scuola, precari dimenticati. Pittoni sollecita il MUR per il via ai percorsi abilitanti. "A rischio l'economia di 250MILA famiglie"

L'inammissibile ritardo concernente l'avvio dei percorsi abilitanti preoccupa fortemente i docenti precari storici che vedono profondamente negato il...





L'inammissibile ritardo concernente l'avvio dei percorsi abilitanti preoccupa fortemente i docenti precari storici che vedono profondamente negato il loro diritto al lavoro, vittime di un sistema che non riesce a gratificare i loro sforzi e soprattutto la loro professionalità.

Ad oggi la situazione è ben chiara: è stato concesso l'avvio dei solo percorsi abilitanti riservati a coloro che possedevano già un’abilitazione all’insegnamento. Ci si aspettava successivamente la pubblicazione dei decreti di attivazione di tutti gli altri percorsi abilitanti ma ciò non si è verificato.



I ritardi per l'attivazione dei percorsi abilitanti, fuori tempo massimo da mesi, stanno creando molte difficoltà ad oltre 250MILA docenti precari e relative famiglie.

A ribadirlo proprio il Senatore Mario Pittoni (CLICCA QUI), responsabile Dipartimento Istruzione Lega, già Presidente Commissione Cultura Senato ha comunicato ormai da giorni l'imminente attivazione dei percorsi abilitanti e nel contempo ha sollecitato la sinergia di tutti per l'effettiva attivazione.



I precari storici riuniti richiamano l’attenzione sulla gravissima situazione relativa all’avvio delle abilitazioni.

Si è infatti progettato e realizzato un meccanismo burocratico che, ancora una volta, vede i docenti precari storici ridotti a vittime di un sistema prevaricatorio che li rimanda nuovamente in coda alla fila, negando impietosamente il loro sacrosanto diritto al lavoro.

È stato necessario attendere il 25 settembre 2023 per vedere pubblicato il DPCM 4 agosto 2023 il quale ha deluso enormemente i precari storici in quanto “dimenticava” di dare disposizioni chiare relativamente ai corsi abilitanti da 30 CFU a loro destinati.



Successivamente, con i decreti del 7 febbraio 2024, il MUR ha autorizzato l’avvio dei percorsi di formazione di cui all’art. 13 del DPCM 4 agosto 2023, riservati a coloro che erano già in possesso di abilitazione su una classe di concorso o su un altro grado di istruzione nonché a coloro che possedevano della specializzazione sul sostegno e che aspiravano al conseguimento di un’ulteriore abilitazione.

Ed è stato proprio quest’ultimo assurdo ed inaspettato provvedimento a liberare l’impietosa lama della ghigliottina sul collo dei precari.

Da allora, infatti, la politica non fa altro che fare proclami su un’ipotetica imminente pubblicazione dei decreti relativi all’avvio dei corsi abilitanti per triennalisti , ma ormai è evidente che questo provvedimento sarebbe in netto ritardo rispetto ai tempi utili per l’aggiornamento della posizione dei docenti precari nelle graduatorie GPS.

I precari storici sono molto preoccupati soprattutto per il fatto che molti colleghi non si stiano rendendo conto delle conseguenze reali che tutta questa manovra avrà sulla vita dei docenti precari che insegnano la materia.




Non si è ancora realizzato che centinaia di migliaia di docenti già abilitati in altra disciplina, anche su altro ordine di Scuola, e di specializzati su sostegno, spesso alla loro prima esperienza d’insegnamento grazie all’elevato numero di specializzazioni rilasciate negli ultimi anni, si ritroveranno in prima fascia davanti a tutti i precari storici con punteggi altissimi che insegnano da sempre la disciplina, docenti che invece rimarranno bloccati inesorabilmente in seconda fascia.

Questo avrà come risultato che i neo specializzati ed abilitati occuperanno le cattedre di chi da anni insegna sulla propria classe di concorso, privando questi docenti del lavoro che svolgono ormai con grande professionalità, lavoro che fino ad oggi, gli ha permesso di sorreggere economicamente le loro famiglie.

In parole povere fra qualche mese ci saranno centinaia di migliaia di disoccupati ex-insegnanti che dovranno sperare che al mancato sostentamento delle loro famiglie ponga rimedio il welfare!

Si spera che il buon senso prevalga nella politica e che il Ministro dell’Istruzione e del Merito e soprattutto la Lega, che si è assunto il gravoso e delicato compito di guidare questo Ministero, vogliano scongiurare il rischio di essere ritenuti i diretti responsabili di un annunciato disastro sociale di proporzioni prive di confronti, facendo avviare tempestivamente i corsi abilitanti.




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di VALENTINA TROPEA




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