SCIOPERO GENERALE PROCLAMATO PER IL GIORNO 20 OTTOBRE DALLE SIGLE ADL VARESE, CUB, SGB E SI COBAS
- La Redazione
- 12 ott 2023
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Tra le motivazioni dello sciopero generale del 20 ottobre : Introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l’ora, riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario...
Le sigle sindacali Adl Varese, Cub, Sgb, SI Cobas per l’intera giornata del 20 ottobre 2023, hanno proclamato uno sciopero generale dei settori privati e pubblici su tutto il territorio nazionale. Le motivazioni per cui è stato indetto lo sciopero sono:
Rinnovo dei contratti e aumento dei salari con adeguamento automatico al costo della vita e con recupero dell’inflazione reale;
Introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l’ora;
Vietare l'utilizzo dei fondi del PNRR per armamenti e invio di armi e rilanciare in modo consistente i finanziamenti alla tutela ambientale e alla messa in sicurezza dei territori;
Cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili, incameramento degli extra-ricavi maturati dalle imprese petrolifere, di gas e carburanti;
Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario;
Blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per la scuola, per la sanità pubblica, per i trasporti;
Revocare l’abolizione del reddito di cittadinanza e per il lavoro stabile e a salario pieno o per un salario garantito a tutti i disoccupati e i sottoccupati;
Rilancio di un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica che preveda anche il riuso del patrimonio pubblico attualmente in disuso, a beneficio dei settori popolari e dei lavoratori;
Fermare le stragi di lavoratori, introdurre il reato di omicidio sul lavoro;
Fermare la controriforma della scuola e cancellare l’alternanza scuola-lavoro e gli stage gestiti dai centri di formazione professionale pubblici e privati;
Difesa del diritto di sciopero e riconoscimento a tutte le OO.SS. di base dei diritti minimi e dell'agibilità sindacale in tutti i luoghi di lavoro;
Introdurre una nuova politica energetica che utilizzi le fonti rinnovabili, senza ricorre a nucleare e rigassificatori;
L’aumento delle risorse a favore dell’autodeterminazione, la tutela della salute delle donne e per combattere discriminazioni, oppressione nel lavoro, nella famiglia e nella società.
di ISABELLA CASTAGNA
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