Schettini: "smalto e semipermanente sono dannosi? Scopriamolo insieme, è una questione di fisica"
- La Redazione

- 2 ore fa
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"L’ introduzione di nuove tecniche ha permesso di utilizzare prodotti che hanno una maggiore durata nel tempo, stiamo parlando del semipermanente e del gel, queste tecniche..."

Una pratica che piace molto, soprattutto alla maggior parte delle donne, è mettere lo smalto, questo permette di avere mani sempre curate e unghie perfette. Ma sapete qual è la reazione chimica alla base di questo procedimento? Se la vostra risposta è no, ci pensa l’amato professore del web, Vincenzo Schettini, a spiegarci il processo di solidificazione dello smalto, come permettere un'asciugatura più rapida e come farlo durare di più.
Innanzitutto l’esperto ci spiega la sua composizione chimica: “Lo smalto tradizionale è composto da nitrocellulosa, un polimero, ovvero una molecola formata da una catena di piccole unità che si ripetono, e da pigmenti, i responsabili del colore dello smalto disciolti in un solvente”. Una volta che applichiamo lo smalto dobbiamo attendere che si asciughi, in questo tempo, spiega il professore: “ Stiamo praticamente aspettando che il solvente evapori, lasciando quindi soltanto uno strato di nitrocellulosa in grado di aderire all'unghia e di colorante”.
Piccolo consiglio dell’esperto, per permettere una corretta aderenza all’unghia, possiamo in fase iniziale “sgrassare” la superficie utilizzando il classico acetone oppure l’aceto da cucina, che come vedremo hanno la medesima funzione : “Allora prima di applicarlo, per pulire l'unghia, usate un solvente per unghie: l'acetone, ma anche l'aceto da cucina va benissimo, eliminerete così qualsiasi residuo : tipo grassi, polveri, che di fatto impediscono una corretta adesione”, questo piccolo passaggio in fase preliminare, eliminando lo sporco, permetterà anche un’asciugatura più rapida.
L’ introduzione di nuove tecniche ha permesso di utilizzare prodotti che hanno una maggiore durata nel tempo, stiamo parlando del semipermanente o del gel, queste tecniche utilizzano i raggi UV per consentire un' asciugatura rapida e completa, a tal proposito l’esperto ci dice che: “il semipermanente contiene dei fotoiniziatori che sono molecole che dopo l'assorbimento della luce di una certa lunghezza d'onda, come quella prodotta da una mini lampada UV, innescano una reazione di polimerizzazione che, a differenza di quanto avviene con il classico smalto, fa sì che la catena si costruisca direttamente sull'unghia indurendola velocemente”. Ma a questo dobbiamo prestare attenzione in quanto i raggi ultravioletti sono dannosi per la pelle, anche in questo caso arriva il suggerimento dell’esperto che conclude: “Non esagerate con le esposizioni e applicate 20 minuti prima di ogni seduta una crema solare sulle mani”.
di NATALIA SESSA






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