top of page

OLTRE 7500 BAMBINI HANNO INCONTRATO PAPA FRANCESCO. NO ALLA GUERRA, LA PACE SI FA CON LA MANO TESA!

Aggiornamento: 9 nov 2023

L’urgenza della pace e la “crudeltà” della guerra che vede proprio nell’uccisione dei bambini la sua più drammatica espressione sono stati il filo dell'incontro tra Papa Francesco e i 7500 bambini


Nel pomeriggio di oggi, intorno alle ore 15:30, in Vaticano Papa Francesco ha incontrato circa 7.500 bambini provenienti dai 5 continenti. L’evento si è concentrato sul futuro dei bambini ed è stata un’occasione d’incontro fra le nuove generazioni e il Papa, che ha consento di ascoltare le voci e le speranze dei più piccoli.

A Roma da tutto il mondo per incontrare Papa Francesco

Dal Vietnam e dall’Italia, dal Benin, dalle Isole del Pacifico e da Haiti, e naturalmente da territori feriti come Palestina (“che soffre tanto”), Siria e Ucraina, i gruppi, con bandiere, zaini e cappellini, sono arrivati questa mattina presto a Roma grazie a oltre 60 bus speciali e 8 treni straordinari a basso impatto ambientale. Hanno trovato una inedita giornata primaverile, fatto velocemente file e controlli e, sventolando, i loro disegni e gli striscioni con scritte come “Grazie Papa Francesco”, “Guidaci tu” o semplicemente “Pace” con lo sfondo arcobaleno, hanno preso posto occupando l’intera Aula Paolo VI.

Nessuna sedia è rimasta libera, ma nessuno è rimasto seduto per tutto il tempo di preparazione all’arrivo del Papa, preceduto dal canto dell’Orchestra della Pace e del Piccolo Coro e dell’Antoniano con brani come “Bello il mondo” o “Le tagliatelle di Nonna Pina”. Per due/tre volte in Aula si è udito solo il ronzio delle telecamere e i clic dei fotografi, quando dal palco è stato chiesto di osservare qualche minuto di silenzio per i loro coetanei “prigionieri della guerra e della fame”.



Durante l'incontro si sono tenuti spettacoli di musica, canto, giochi, poi il botta e risposta di alcuni ragazzi e ragazze di diversi Paesi con il Pontefice. Papa Francesco ha parlato dei conflitti nel mondo, anche quelli nascosti: "

La guerra è scoppiata in tutto il mondo. Vengono uccisi bambini innocenti, questa è la crudeltà". Poi l’invito a prendersi cura del pianeta: “Se distruggiamo la Terra, distruggiamo noi stessi".

BOTTA E RISPOSTA CON I BAMBINI

“Io sono sempre felice quando vi incontro, perché mi insegnate ogni volta qualcosa di nuovo. Mi ricordate come è bella la vita nella sua semplicità, mi insegnate pure come è bello stare insieme!”, ha esordito Francesco. L’urgenza della pace e la “crudeltà” della guerra che vede proprio nell’uccisione dei bambini la sua più drammatica espressione sono stati il filo conduttore del suo breve discorso e anche di gran parte delle successive risposte, interamente a braccio, alle domande di una decina piccoli ospiti. Un botta e risposta tra attualità o questioni più personali, come le sue abitudini (“Cosa sogno la notte? Ma io non so cosa sogno, perché dormo!”) o i suoi legami (“I miei amici sono le persone che vivono con me a casa; poi ho tanti amici fuori, in qualche parrocchia, anche qualche cardinale è amico pure... È una grazia di Dio perché la persona che non ha amici è una persona triste”).

La preghiera per i bambini vittime di guerra

In ogni risposta il Pontefice ha coinvolto anche i bambini presenti facendo ripetere loro alcune frasi, così da inciderle meglio nella mente. Ha coinvolto tutti, il Papa, anche nella preghiera del Padre Nostro seguita da un minuto di silenzio per le vittime dei conflitti. È stata la risposta alla domanda posta poco prima da Atrànik, bimba siriana: “Perché uccidono i bambini nella guerra?”.

Io ho visto nelle cronache di guerra, nelle notizie, quanti bambini sono morti. Sono innocenti, e questo fa vedere la cattiveria della guerra. Perché, se uccidessero solo i soldati, sarebbe un’altra cosa; ma uccidono gente innocente, uccidono i bambini. Perché uccidono i bambini, nella guerra? E questa è una crudeltà. Come si fa la pace?

È necessaria, anzi, urgente la pace. Ma “come si fa a fare la pace?”. Lo ha domandato Ivan, 9 anni, ucraino. Non c’è “un metodo” per costruirla, ha affermato il Papa. “È più facile dire come si fa la guerra, con l’odio, con la vendetta, fare male all’altro e questo viene dall’istinto”. La pace però è possibile realizzarla con “un gesto”.

La pace si fa con la mano tesa, con la mano dell’amicizia tesa, sempre cercando di coinvolgere le altre persone per andare insieme. La mano tesa… Salutando gli amici, ricevendo tutti a casa. La pace si fa con il cuore e con la mano tesa.




di VALENTINA ZIN


contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it


SCARICA ORA L'APP DI ASCUOLAOGGI


SCARICA L'APP ASCUOLAOGGI PER APPLE

SCARICA L'APP ASCUOLAOGGI PER ANDROID

EDUCAZIONE
E CULTURA

NUOVI BANNER - 2 (2000 × 2160 px) (2).jpg
ID CERT (3).jpg
ID CERT (3).jpg
SUCCESSO 1
AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
SUCCESSO 1
BANNER - NUOVA HOME PAGE

GPS 2024 2026

AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
BANNER - NUOVA HOME PAGE

INVIACI IL TUO COMUNICATO

ascuolaogginews@gmail.com

A scuola oggi è un portale che tratta notizie su quanto accade nel mondo scuola. Notizie per docenti di ruolo, docenti di sostegno, docenti precari, personale ATA, educatori, genitori e alunni. Inoltre le sezioni dedicate ai membri offrono servizi aggiuntivi: corsi gratuiti e supporto a quanti richiedono informazioni.

bottom of page