Lucangeli: "Nell’inseguire tutto e tutti perdiamo noi stessi. Occorre "ritrovarci" in un tempo del mondo più accogliente dove il nostro cuore trova il suo spazio"
- La Redazione
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"Imparare a rallentare è una competenza che dobbiamo esercitare soprattutto in un mondo che corre veloce. “Ritrovarci” è un dono che dobbiamo fare a noi stessi, ritagliarci spazi di un tempo lento è una nostra responsabilità..."

Nell’inseguire tutto e tutti rischiamo di perdere noi stessi nel caos del trambusto quotidiano con le agende sempre piene, tutto di corsa e il cuore che straborda di emozioni. Quella che conduciamo è, secondo l’esperta di Neurosviluppo Daniela Lucangeli, una “vita in apnea”.
Queste parole hanno un duplice significato, l’apnea non è solo in senso figurato la difficoltà di riuscire a sopravvivere quotidianamente e con fatica alle incombenze giornaliere, ma l’apnea vista come un modo per imparare a respirare diversamente, con ritmi più lenti, più umani, può portarci reali benefici su corpo e mente. A tal proposito l’esperta afferma: “La vita di questo tempo del mondo è una vita di apnea. Ha tutto quello che riguarda più i punti di difficoltà che non i punti di forza. Io sono chi legge l'apnea della vita come uno dei segnali che ci dicono che è ora di cominciare ad aiutarci tutto un po’ ”.
Secondo l’esperta occorre fare un passo indietro tutti, occorre portare i ritmi in condizioni di normalità, ritmi che non si basano sulle macchine che spesso usiamo, ma si basano sulle reali capacità dell’uomo. Includendo in questo spazio fragilità, stanchezza, attimi di vacillamento che proprio perché umani capitano a tutti.
Dal punto di vista scientifico Lucangeli intreccia questo “nostro ritrovarci”, in un tempo del mondo più accogliente, con il concetto di profondità. A tal proposito afferma: “La profondità corpo mente ha un misterioso meccanismo di omeostasi e di riequilibrio neurobiologico”. L’omeostasi è la capacità di autoregolazione che mantiene stabile il nostro ambiente interno nonostante le variazioni dell’ambiente esterno.
Daniela Lucangeli a tal proposito ci spiega che: “Il nostro connettoma è lì. È proprio in quella omeostasi che noi troviamo la migliore qualità per le condizioni di salute, corpo e mente che desideriamo tutti, io compresa”. L’esperta con questo intervento vuole riportare l’attenzione sulla cura di noi stessi, imparare a rallentare è una competenza che dobbiamo esercitare soprattutto in un mondo che corre veloce. “Ritrovarci” è un dono che dobbiamo fare a noi stessi, ritagliarci spazi di un tempo lento è una nostra responsabilità , “per tornare a respirare”.
di NATALIA SESSA






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