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Docenti e ATA precari, il 13 novembre presidio al MIM per manifestare il dissenso nei confronti di un governo e di un ministro che dimenticano i diritti dei lavoratori. Ecco tutte le motivazioni

"Né il DL 127/2015, approvato definitivamente il 28 ottobre 2025, né il DDL Bilancio in discussione al Senato offrono risposte e speranze di stabilizzazione ai 300 mila precari - docenti e ATA ... "

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Il 13 novembre 2025 dalle ore 15:00 al Ministero dell'Istruzione i precari della scuola scenderanno in piazza con la FLC CGIL per manifestare il loro dissenso nei confronti di un governo e di un ministro che dimenticano totalmente i diritti di lavoratrici e lavoratori che ogni anno garantiscono il funzionamento del sistema scolastico.

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Né il DL 127/2015, approvato definitivamente il 28 ottobre 2025, né il DDL Bilancio in discussione al Senato offrono risposte e speranze di stabilizzazione ai 300 mila precari - docenti e ATA – del settore scuola.

Dopo anni di roboanti dichiarazioni del Ministro Valditara sull’importanza e il ruolo strategico della scuola per il futuro del Paese e sulla necessità di superare la precarietà siamo al dunque:

  • zero prospettive di stabilizzazione degli oltre 130 mila posti in deroga sul sostegno;

  • zero risposte sulle assunzioni degli idonei dei concorsi 2020, PNRR 1 e PNRR 2 che il nuovo bando condanna a rimanere in stand by ancora per anni;

  • zero proposte per assumere personale ATA su tutti i posti vacanti;


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  • zero risorse per finanziare la formazione diminuendo i costi dei corsi abilitanti e di specializzazione;

  • zero soluzioni per mettere fine al mercimonio dei titoli on line ed esteri che i precari pagano a caro prezzo per scalare le graduatorie e sviliscono la qualità della formazione;

  • zero confronto sul fantomatico nuovo regolamento delle supplenze che dovrebbe ridefinire le procedure di nomina dei docenti a tempo determinato, affrontando le criticità connesse all’algoritmo e alle tabelle di valutazione dei titoli;

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  • zero idee per affrontare la carenza registrata in alcune regioni di insegnanti di scuola primaria e implementare i posti nei corsi di laurea in Scienze della Formazione Primaria;

  • zero considerazione degli specializzandi del X ciclo del TFA sostegno e dei laureandi in Scienze della Formazione Primaria, ingiustamente esclusi dal concorso PNRR 3.


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I provvedimenti varati dal governo Meloni e dal Ministero Valditara vanno tutti nella direzione di mantenere il personale della scuola in condizioni di precarietà e ricattabilità.

La FLC CGIL chiama dunque alla mobilitazione per chiedere insieme e a gran voce alla presidente Meloni e al Ministro Valditara di aprire gli occhi e le orecchie, di accogliere le legittime rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori e i richiami avanzati dalla Commissione Europea, a garanzia della stabilità lavorativa, generatrice di qualità dell’offerta formativa.


L’appuntamento è il 13 novembre a Roma presso il Ministero dell'Istruzione in Viale Trastevere dalle ore 15:00 per ottenere un impegno concreto sulla stabilizzazione degli organici, sul futuro del personale precario e risorse per il sistema pubblico di istruzione del nostro Paese!



di LA REDAZIONE




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