top of page

Crepet: “Per amare ed essere felici occorre seguire le emozioni più grandi, continuando a cercare la luce anche nel buio perché la felicità non è un regalo ma una meravigliosa conquista"

“La felicità, come un vestito, non si abbina con la ricchezza, si abbina con le emozioni ma le emozioni non hanno a che fare con…”

ree
ree

Tutta la nostra esistenza è scandita da eventi, circostanze, occasioni, immagini e profumi che sono impressi indelebili nel nostro animo. Sin dall'infanzia veniamo educati ai sentimenti ed ai valori, che rappresentano l'essenza primordiale della nostra vita.

Il primo sentimento di cui riceviamo dono, diretta influenza e di cui conserviamo un ricordo incancellabile è l'amore materno. L'amore, dunque, rappresenta la radice primaria del nostro vivere ed è una forza incontrollabile che guida sovrana la nostra vita. 

ree

Col trascorrere degli anni e l'emergere di una realtà esclusivamente virtuale, tuttavia, l'importanza dell'amore e delle relazioni interpersonali sta molto scemando.

A tal proposito, secondo il sociologo e psicoterapeuta Paolo Crepet, occorre seguire le emozioni più grandi, quale senso dell'esistenza. Crepet esprime una esortazione ad amare tutto ciò che ci circonda, ma soprattutto a non essere avari nella profusione dell'amore stesso. Egli afferma che "la curiosità è importante per scoprire cos'è l'amore. Luce, amore, ricerca, una triplice alleanza che racchiude il senso più profondo dell'esistenza".

Ed infatti, occorre essere curiosi e bramosi di scoprire e vivere i sentimenti, senza centellinarli né misurarli, ma lasciando trasportarsi dagli stessi poiché "persino chi non può più vedere bene la luce può continuare a cercarla, persino senza vedere la bellezza si può amare il bello". 

Insomma, l'amore è curiosità di scoprire e di conoscere senza arrendersi agli aspetti esteriori, all'involucro. L'amore si concentra sulla ricerca e sulla luce dell'interiorità ed amare non significa vedere chiaramente un'immagine materiale ma riuscire a scoprire la luce vera al di là delle apparenze.

Secondo Crepet "possiamo amare quello che abbiamo fatto in passato, quello che stiamo facendo e quello che faremo. Continuare a cercare la luce anche nel buio dipende da noi". 

ree

Non si tratta, dunque, soltanto della forma primordiale dell'amore, ma anche della stima e del rispetto verso noi stessi, verso ciò che facciamo nonché verso le scelte che prendiamo.

L'amore si manifesta sotto i più svariati aspetti e, spesso, proprio i giovani, purtroppo, sono chiamati a scontare una lacuna generazionale poiché i genitori non sono più in grado di insegnare ai giovani il vero senso dell'amore. "Che cosa cercano i giovani? Che cosa vogliamo noi? Velocità in auto, adrenalina, rischio, droga".

Importante la citazione che lo psichiatra fa dello scrittore Elie Wiesel, il quale, in una sua celebre frase, sostiene che "il contrario dell'amore non è l'odio, è l'indifferenza".


Invero, nella realtà quotidiana si vive di superficialità, siamo tutti pervasi dall'indifferenza non solo verso il prossimo, ma anche verso noi stessi e ciò ci rende incapaci di coltivare relazioni ed affetti.

Paolo Crepet sostiene che la ricerca dello stimolo continuo per se stessi si traduce in una chiara indifferenza verso gli altri e verso la vita. "Il problema è che abbiamo smesso di accontentarci di quello che abbiamo e allora cerchiamo i followers per esempio ma quello che oggi ci viene dato non ha a che fare con l'amore. La felicità, come un vestito, non si abbina con la ricchezza, si abbina con le emozioni ma le emozioni non hanno a che fare con il nostro livello di civiltà"


Sempre secondo il noto sociologo "la felicità non si può ereditare, si può cercare. Forse dobbiamo rimettere in discussione quello che consideriamo civiltà perché non ci sta consegnando la felicità. Noi ci impegniamo tanto a contare quanti miliardi siamo sulla terra e a stabilire a che classe di persone apparteniamo, Ma amare non è contare, è vivere, non è classificare, è sentire. Bisogna avere il coraggio di portare avanti le proprie idee con la dovuta forza". 

Dunque, è compito dei genitori insegnare ai giovani a non replicare o emulare ma a confrontarsi con i propri limiti al fine di poterli superare. I genitori non devono filtrare ciò che di brutto o spiacevole la vita offre, così come gli insegnanti sono tenuti ad assegnare brutti voti affinché i giovani possano comprendere ed imparare a gestire anche le esperienze negative. 

Insomma, è di fondamentale rilevanza consentire ai giovani di ricercare, scoprire ed affermare la propria personalità, anche sbagliando ed imparando dai propri errori, attraverso originalità e creatività e giammai per mezzo di sterili e futili repliche.



ree


di VALENTINA TROPEA

EDUCAZIONE
E CULTURA

NUOVI BANNER - 2 (2000 × 2160 px) (2).jpg
ID CERT (3).jpg
SUCCESSO 1
AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
SUCCESSO 1
BANNER - NUOVA HOME PAGE

GPS 2024 2026

AUMENTA IL PUNTEGGIO IN GRADUATORIA DOCENTI
BANNER - NUOVA HOME PAGE

INVIACI IL TUO COMUNICATO

info@ascuolaoggi.it

ascuolaogginews@gmail.com

A scuola oggi è un portale che tratta notizie su quanto accade nel mondo scuola. Notizie per docenti di ruolo, docenti di sostegno, docenti precari, personale ATA, educatori, genitori e alunni. Inoltre le sezioni dedicate ai membri offrono servizi aggiuntivi: corsi gratuiti e supporto a quanti richiedono informazioni.

bottom of page