CREPET: “LA DISPERAZIONE COME ANCORA DI SALVEZZA, LA PASSIONE SI NUTRE DEL BUIO. PER RICERCARE LA TUA SOLUZIONE DEVI USCIRE DAL CORO”
- La Redazione
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Aggiornamento: 5 ore fa
Nei momenti di buio si accendono le passioni più autentiche. Paolo Crepet invita i giovani a non temere le cadute, ma a cercare la propria strada fuori dal coro...

Chiunque desidererebbe una vita priva di problemi e difficoltà. Eppure, la vita autentica, quella piena che sa regalare vere soddisfazioni e ricompense meravigliose, è fatta sì di cose belle ma anche di inciampi, cadute, ostacoli.
Lo ricorda Paolo Crepet, sociologo e psichiatra da sempre attento alle problematiche che riguardano i giovani e la società in cui crescono. In un recente intervento, le sue parole risuonano come un faro per chiunque stia attraversando un momento difficile. Perché prima o poi capita a tutti di cadere, di sbagliare, di vivere una crisi. A tal proposito, Crepet afferma::“La vita è fatta anche di scivoloni, di angosce. Anzi, vi dirò di più è dentro quelle angosce che si chiamano notti che nascono le passioni. La passione si nutre a volte del nostro buio. Perché è proprio nel momento in cui ti senti perduto, che si illumina qualcosa, cominci a pensare.”
Secondo Crepet, è proprio nei momenti più bui, quelli che sembrano i peggiori, che può emergere la forza di volontà più profonda, capace di generare sogni, passioni, trasformazioni.
Quella che all'inizio sembra solo disperazione, da un’altra prospettiva può diventare la nostra ancora di salvezza. Qualcosa a cui aggrapparsi per risalire, per rinascere. Lo psichiatra aggiunge: “ Si chiama disperazione o salvataggio.
E in ogni cosa devi uscire dal coro. Ecco a cosa serve la non normalità. Devi uscire dal coro, quindi no alle soluzioni prefabbricate, non basarsi su quello che fanno tutti. Bisogna pensare che tu hai la tua soluzione, ma per fare questo bisogna cominciare subito”. Per l’esperto è importante essere unici e autentici e per esserlo è necessario intraprendere strade nuove, uscire da ambienti malsani che generano senso di angoscia e frustrazione. Inoltre è importante non adattarsi alle soluzione prefabbricate che ci propongono, ma per risalire dalla disperazione occorre ricercare il nuovo, mettersi in cammino di strade sconosciute, perché è proprio quello che non conosciamo di noi stessi che ci salverà facendo emergere la parte più bella di noi.
di NATALIA SESSA