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Governo? Solo piccoli passi. Per ANIEF serve il ritorno del doppio canale, la sparizione dell'organico di fatto e l'introduzione di motoria nei primi 3 anni della scuola primaria.

"I ministri esamineranno il Dpr di modifica per i rinnovati CPIA, l’istruzione rivolta agli adulti, e per le nuove modalità di offerta formativa relative all’istruzione tecnica"




Ultimo Consiglio dei Ministri del governo prima della pausa estiva: arriva il via libera a un Decreto Omnibus comprendente la flat tax sui chi ha maxi guadagni, contributi gli sfollati delle Vele di Scampia, proroghe fiscali e nuove risorse per il fondo emergenze. Dopo la conversione in legge del decreto Scuola 71/24, per il comparto della Conoscenza non sono previste particolari disposizioni. I ministri esamineranno il Dpr di modifica per i rinnovati CPIA, l’istruzione rivolta agli adulti, e per le nuove modalità di offerta formativa relative all’istruzione tecnica.



Per quanto riguarda l’Università, sarà anche valutato il decreto legge che proroga di due tornate (fino al 3 luglio 2025) la sessione di abilitazione nazionale, oltre il disegno di legge che introduce contratti post doc: si vogliono fornire, quindi, nuovi strumenti a disposizione di università, enti pubblici di ricerca e istituzioni Afam per stabilizzare i ricercatori, dando loro maggiori tutele. È prevista anche l’introduzione del professore aggiunto: avrà contratti della durata minima di tre mesi rinnovabili fino a un massimo di tre anni, così da favorire la mobilità e attirare figure d'eccellenza.


“Quelli che arrivano dal Governo – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - sono piccoli passi avanti, dei segnali positivi, che però non affrontano le questioni centrali che servono alla scuola, come il ritorno al doppio canale di reclutamento, la sparizione degli organici di fatto, l’introduzione dell’educazione motoria anche nei primi tre anni della primaria, più tutela ai docenti specializzati all’estero, oltre che l’allineamento del periodo di validità delle graduatorie con la durata del servizio svolto fuori Italia, l’affidamento dell’educazione civica a docenti abilitati sulla materia, l’allargamento dei diritti dei lavoratori di ruolo a quelli precari. Sono temi decisivi, che farebbero il bene della scuola e di chi vi opera: dopo le ferie di Ferragosto torneremo a rivendicarli come e più di prima”.



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di LA REDAZIONE




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