Giannelli (Anp) “un conto è Dad per mesi, un altro è un giorno su sei”
In quest’ultimo periodo si discute molto sulle soluzioni da adottare per far fronte agli aumenti delle bollette di luce e gas, anche istituendo un giorno a settimana di didattica a distanza.
Proposte poco gradite da molte delle parti in causa., Giuseppe Conte, Lucia Azzolina e la segreteria nazionale di Cisl Scuola hanno espresso il loro disappunto evidenziando che le scuole devono essere le ultime a soffrire a causa della crisi energetica.
Antonello Giannelli, presidente dell’associazione nazionale presidi (Anp), si è dimostrato favorevole alla settimana corta, considerando alcuni fattori e rimodulando l’orario settimanale scolastico:
“Chiudiamo le scuole il sabato e facciamo più lezioni negli altri giorni, allunghiamo le lezioni gli altri giorni. In questo modo risparmiamo circa 1/6 della bolletta per il riscaldamento. Questa proposta va circostanziata. Per cominciare più del 50% delle nostre scuole fa già la settimana corta, quindi si tratta di andare a vedere a quanto ammonterebbe questo risparmio”.
I trasporti?
Giannelli ha considerato anche questo:“Ovviamente bisogna prevedere una riorganizzazione dei trasporti perché dove si fanno più ore, come negli istituti tecnici, in due giorni l’orario sarebbe dalle 8-15 e quindi i ragazzi all’uscita il bus”. Io non voglio sentire parlare di riduzione di orario perché pregiudicheremmo il diritto allo studio, cosa che i nostri ragazzi hanno già sofferto”.
Secondo il presidente dell’Anp, la soluzione più plausibile sarebbe:
“Un conto è stare in Dad per mesi, un altro conto è starci un giorno su sei”, ha concluso, cercando di spiegare che non si può confrontare la Dad che è stata adottata come unico modo possibile di fare lezione durante i vari lockdown e la possibilità di usufruirne un solo giorno a settimana.
di CARLO VARALLO
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