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273 EURO IN MEDIA PER FIGLIO, DA OGGI 22 SETTEMBRE I PRIMI PAGAMENTI. TUTTE LE INFO SULL' ASSEGNO UNICO, DATI DELL'OSSERVATORIO

"È ufficiale oggi 22 settembre sono arrivati i pagamenti dell'assegno unico per tutte le famiglie in possesso dei requisiti richiesti, questa prima ondata di pagamenti sarà..."

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È ufficiale oggi 22 settembre sono arrivati i pagamenti dell'assegno unico per tutte le famiglie in possesso dei requisiti richiesti, questa prima ondata di pagamenti sarà portata a termine domani 23 settembre.

Il pagamento della prima rata avviene nell'ultima settimana del mese successivo a quello di presentazione della domanda, in questa i richiedenti troveranno anche le rate di conguaglio (a credito o a debito).

A SEGUIRE TUTTE LE INFORMAZIONI SULL'ASSEGNO UNICO: IMPORTI, DATE SUCCESSIVE, DATI DELL'OSSERVATORIO E IMPORTANZE DELLA PRESENTAZIONE CORRETTA DELL'ISEE

Cos'è l’assegno unico?

L’Assegno unico e universale è un sostegno economico per le famiglie per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo per i richiedenti varia in base alla condizione economica della famiglia sulla base del calcolo dell’ ISEE presentato al momento della domanda.

Requisiti:

  • Calcolo ISEE (si ottiene con la presentazione della DSU): l'importo massimo spetta a chi ha un ISEE fino a 17.227,33 euro (201 euro per figlio minore nel 2025) e diminuisce al crescere dell'indicatore, fino all'importo minimo, che si ha con un ISEE superiore a 45.939,56 euro (57,50 euro per figlio minore nel 2025) o in caso di mancata presentazione della domanda. 

L'osservatorio sull'assegno unico ha comunicato che le famiglie italiane in media mensile, grazie a questo contributo, hanno ricevuto 273 euro, circa 173 euro in media a figlio.

Le famiglie con :

1 figlio : hanno ricevuto in media 149 euro

2 figli :  hanno ricevuto in media 330 euro

3 figli :  hanno ricevuto in media 655 euro

4 figli :  hanno ricevuto in media 1,142 euro

6 figli :  hanno ricevuto in media 1.934 euro

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N.B. La domanda si può presentare in qualsiasi momento ma per ricevere gli arretrati a partire da marzo, è necessario presentarla entro il 30 giugno di ogni anno, di conseguenza, chi non l’ha presentata entro il 30 giugno ha perso il diritto al recupero degli arretrati. Ma è possibile comunque presentare l’ISEE per ricevere il prima possibile il relativo compenso.

Il calendario dei pagamenti:

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Di seguito le date per i prossimi pagamenti:

  • settembre: lunedì 22 e martedì 23

  • ottobre: lunedì 20 e martedì 21

  • novembre: giovedì 20 e venerdì 21

  • dicembre: mercoledì 17 e venerdì 19

Per chi non ha rinnovato l’ISEE entro la fine di febbraio, l’INPS eroga l’importo minimo per ogni figlio di 57,5 euro, chi invece lo ha presentato entro il 30 giugno potrà ricevere gli eventuali arretrati da marzo. Dopo quella data, però, gli arretrati non saranno riconosciuti.

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Come abbiamo già detto, anche se il termine per la presentazione è scaduto è possibile comunque aggiornare l’ISEE nei mesi successivi. Gli importi già liquidati non subiranno variazioni e non verranno ricalcolati. Per esempio, se la DSU viene trasmessa a agosto, l’assegno pieno sarà erogato da settembre, mentre ad agosto si continuerà a ricevere solo l’importo minimo.

Quanto perde chi non aggiorna l’Isee?

Di seguito riportati alcuni esempi : Prendiamo il caso di una famiglia con un reddito Isee al di sotto di 17.227,33 euro , che dà quindi diritto agli importi massimi :

  • Minori: 201 euro al mese

  • Figli con un’età compresa tra 18 e 20 anni: 97,7 euro

  • Per i figli oltre il secondo: 97,7 euro


Chi rientra in questa fascia di reddito ma non ha aggiornato l’ISEE, riceverà:

  • Figli minorenni: 57,5 euro

  • Figli tra 18 e 20 anni: 28,7 euro

  • Maggiorazione per figli oltre il secondo: 17,2 euro

La perdita mensile può quindi essere importante poiché si perdono :

  • 143,5 euro per figli minori

  • 69 euro per ogni figlio che ha compiuto 18 anni (fino a 21 anni)

  • 80,5 euro per ogni maggiorazione applicabile (es. figli oltre al secondo)


Esempio pratico: famiglia con tre figli e ISEE di 17.000 euro

Una famiglia con un ISEE di 17.000 euro rientra nella fascia che dà diritto all’importo massimo dell’Assegno Unico, ovvero:

  • 201 euro al mese per ogni figlio minore di 18 anni;

  • 97,7 euro per i figli tra 18 e 20 anni;

  • Maggiorazioni di 97,7 euro per il terzo figlio e oltre.

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Se i tre figli sono tutti minorenni, quindi l’assegno sarà calcolato così:

  • 201 euro × 3 figli = 603 euro al mese.

Cosa succede se la famiglia non aggiorna l’ISEE?

Se la famiglia non aggiorna l’ISEE entro la scadenza (30 giugno), l’INPS erogherà per ogni figlio l’importo minimo di 57,5 euro (anziché 201 euro).

Quindi, l’assegno sarà:

  • 57,5 euro × 3 figli = 172,5 euro al mese.

Differenza mensile e perdita economica

  • Importo massimo: 603 euro

  • Importo minimo (senza aggiornamento ISEE): 172,5 euro

  • Perdita mensile totale: 603 - 172,5 = 430,5 euro.

Questa differenza si traduce in una perdita significativa per la famiglia, che va ad incidere sul bilancio domestico.


di NATALIA SESSA


 
 
 

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