Scuola, muore per tumore da amianto: risarcita con 600mila euro la famiglia del dipendente
- La Redazione
- 1 giorno fa
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Lavorava da 15 anni nell’Istituto “A. Volta” di Trieste. Esposto all’amianto senza protezioni, è deceduto per mesotelioma pleurico. La sentenza della Corte d’Appello...

È stata finalmente riconosciuta giustizia per la famiglia dell’assistente tecnico dell’Istituto “A. Volta” di Trieste, deceduto a causa di un tumore provocato dall’esposizione all’amianto presente nella scuola in cui lavorava. La Corte d’Appello di Trieste ha stabilito un risarcimento di circa 600mila euro da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
La sentenza ha riconosciuto la correlazione diretta tra il mesotelioma pleurico – un tumore maligno della cavità toracica – e l’esposizione professionale all’amianto. L’uomo, che ha lavorato nell’istituto per 15 anni, si occupava di manutenzione dei macchinari e smaltimento di rifiuti pericolosi, spesso senza dispositivi di protezione adeguati. La diagnosi della malattia è arrivata nel 2014, seguita dal decesso nel 2016.
Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), nello stesso istituto si sono verificati altri casi simili, compreso quello di uno studente, confermando la presenza di una potenziale contaminazione ambientale prolungata.
“Finalmente giustizia”, ha dichiarato il presidente dell’ONA.“Dopo un primo rigetto, abbiamo insistito per dare voce e dignità a questa famiglia. È una vittoria legale e morale per tutti coloro che hanno subito gravi conseguenze in silenzio. Una sentenza che dimostra che il rischio amianto nelle scuole è una realtà che riguarda tutti, e che non può più essere ignorata.”
Il fenomeno non è isolato: secondo l’ultimo rapporto RENAM dell’INAIL, sono 158 i casi di mesotelioma registrati tra il personale scolastico in Italia. E oltre 2000 scuole italiane risultano ancora contaminate da tracce di amianto.
di NATALIA SESSA