Linee guida Save the Children “Fare didattica inclusiva nel contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa”
Fra i vari punti contenuti nelle linee guida a cura di Save the Children dal titolo “Fare didattica inclusiva nel contrasto alla dispersione scolastica e alla povertà educativa” troviamo il tema “potenziare i percorsi di orientamento” e “promuovere la formazione continua dei docenti e l’innovazione didattica”.
Indicazioni operative, suggerimenti pratici, metodologie già collaudate da applicare e approfondimenti. Sono le Linee Guida di Futuro Prossimo, un prezioso strumento frutto dell’esperienza del progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il progetto Futuro Prossimo, attivo dal 2018 al 2022 nei territori di Napoli-Chiaiano, Sassari-Latte Dolce e Venezia–Marghera, ha coinvolto 26 partner tra cui enti locali, istituti scolastici, organizzazioni del terzo settore, con capofila Save the Children Italia Onlus.
L’obiettivo generale dell’intervento è il contrasto alla povertà educativa e alla dispersione scolastica, attraverso la sperimentazione di un modello di intervento integrato, replicabile e sostenibile, basato sul coinvolgimento sinergico di tutti gli attori territoriali e centrato sul protagonismo degli adolescenti.
Asse portante del progetto è stato dunque il lavoro di consolidamento delle comunità educanti delle città coinvolte, impegnate in prima linea per la co-progettazione e messa in rete di azioni mirate a favorire una maggiore sinergia tra scuola ed extra-scuola e ad ampliare e migliorare l’offerta educativa destinata ai giovani nella fascia d’età 11-17 che vivono in questi territori.
Potenziare i percorsi di orientamento
Nella didattica inclusiva è centrale accompagnare ogni ragazza ed ogni ragazzo a scoprire i propri talenti, prendere consapevolezza dei propri desideri e sostenere la capacità di avviare un progetto. Qui la progettazione didattica si fa progetto di vita.
Gli imprescindibili
Strutturare un percorso di accompagnamento e di orientamento delle ragazze e dei ragazzi verso la scelta della scuola, che sia fatto in sinergia tra famiglie e insegnanti, con il loro pieno sostegno e attenzione. Le inclinazioni personali e le attitudini di ciascuno non devono essere ostacolate da aspettative esterne, ma è importante che le opinioni dei familiari e dei docenti, oltre che le informazioni tecniche relative alle caratteristiche di ogni tipo di scuola, vengano raccolte e divengano oggetto di un percorso di riflessione e rielaborazione. Questo è fondamentale per giungere ad una scelta personale, il più possibile incentrata su un futuro che si sceglie in libertà e consapevolezza.
Prevedere forme di supporto ed accompagnamento individuali o di gruppo anche nel corso dei mesi successivi all’inizio della scuola secondaria di secondo grado. Il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado al secondo ciclo di istruzione rappresenta un momento molto delicato per ciascuno studente. La presenza di nuovi ambienti di lavoro, nuove richieste e nuovi compagni possono essere all’origine di una sensazione di disagio ed insicurezza e questo rende necessario possedere e mettere in pratica una buona capacità di adattamento.
Strutturare percorsi di ri-orientamento destinati a coloro che si accorgono, una volta iniziato l’anno scolastico, di non aver fatto la scelta giusta. Anche in questo caso, è importante sentire il parere degli insegnanti e coinvolgere i familiari, affinché il cambiamento non venga vissuto come un fallimento, ma come un’opportunità di crescita. Il ri-orientamento deve essere organizzato in squadra e non in solitudine, affinché lo studente si possa sentire sostenuto e accompagnato verso una nuova realtà educativa che valorizzi la sua scelta, fatta con consapevolezza.
Alcuni suggerimenti: come potenziare i percorsi di orientamento
Coinvolgere nei percorsi di orientamento studentesse e studenti, famiglie e diverse figure professionali, tra cui dirigenti, organi collegiali, esperti esterni, insegnanti ed educatori.
Estendere l’utilizzo di questionari attitudinali che, somministrati fin dalla scuola primaria, permettano di mettere a fuoco le attitudini e i talenti di ciascuno, costruendo un vero e proprio “diario di risorse e passioni” nel tempo.
Strutturare percorsi di orientamento anche in orario extrascolastico, proponendo attività laboratoriali, ma anche esperienze sul campo, utili soprattutto per coloro che desiderano orientarsi verso un percorso di studi tecnico o professionale.
Promuovere la formazione continua dei docenti e l’innovazione didattica
La scuola deve sostenere opportunità di formazione che accompagnino gli insegnanti a riflettere sulle proprie metodologie didattiche e migliorarle, in un percorso di formazione continua che consenta di acquisire nuove competenze professionali e personali. Il passaggio da una didattica fortemente incentrata sull’insegnante ad una didattica capace di riconoscere il protagonismo di ragazze e ragazzi e sostenerne la partecipazione attiva, infatti, richiede grandi cambiamenti nel modo di gestire le classi ed organizzare l’apprendimento e l’insegnamento.
Gli imprescindibili
Favorire occasioni di scambio tra docenti di una stessa classe, della stessa scuola, ma anche di scuole diverse al fine di arricchire ed integrare metodologie didattiche, confrontarsi su criticità e strategie individuate per affrontarle. Possono essere coinvolti esperti esterni che si propongono col ruolo di facilitatori.
Implementare percorsi di Ricerca - Azione, in cui un formatore esterno può, insieme agli insegnanti, delineare un problema oggetto della ricerca e definire una via di cambiamento e sviluppo da sperimentare, accompagnando poi la scuola nella sua realizzazione.
Promuovere una formazione docenti incentrata sulle competenze socio-emotive, essenziali non solo per il ruolo di insegnante, ma anche per la persona stessa: grazie ad una maggiore competenza nella propria sfera emotiva, si può raggiungere infatti una maggiore autocoscienza.
Alcuni suggerimenti: come promuovere la formazione continua dei docenti e l’innovazione didattica
Attivare gruppi di riflessione e crescita professionale fra colleghi che diano avvio a percorsi di cambiamento delle pratiche didattiche.
Individuare docenti referenti, specializzati in determinate aree formativo-educative che possano supportare i colleghi nell’individuazione di percorsi formativi specializzati o avviare percorsi di formazione interni alla comunità scolastica.
Avviare percorsi multi-professionali che prevedano lo scambio di competenze tra docenti, ma anche con figure educative esterne alla scuola che collaborano con la scuola stessa per la realizzazione di percorsi formativi extrascolastici.
di VALENTINA ZIN
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