“Espero: silenzio assenso per gli assunti dal 2019, adesione o diniego. Cosa fare?”, terminato l’incontro. Anief: “è importante informare il lavoratore della scuola”
- La Redazione
- 2 giorni fa
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"Oggi questo seminario non vuole decretare se è giusto Espero sì o Espero no: si discute su cosa fare rispetto a una misura decisa sulle nostre... "

Terminato il webinar “Espero: silenzio assenso per gli assunti dal 2019, adesione o diniego. Cosa fare?”: il segretario generale Anief Marco Giordano ha spiegato che il webinar ha il fine di informare i colleghi sui vantaggi, sugli svantaggi, ma soprattutto sottolineare l’importanza del confronto con gli esperti, come quelli di Cedan S.r.l.s. nel caso di Anief.
Nel corso dell’incontro il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, ha detto che “il tema delle pensioni è un tema delicato. Nel 2003 gli allora sindacati rappresentativi, non c’era tra loro ancora Anief, si accordarono per far nascere il Fondo Espero. Servirebbe ad aumentare l’assegno in un momento in cui non ci sono più le vecchie regole della pensione. Oggi questo seminario non vuole decretare se è giusto Espero sì o Espero no: si discute su cosa fare rispetto a una misura decisa sulle nostre pensioni senza che siamo stati interpellati in qualche modo. Secondo noi, che abbiamo anche lanciato una petizione, bisogna intanto andare in pensione a 60 anni, fare in modo che si possa riscattare il periodo impiegato alla nostra formazione universitaria. Il tema del burnout è delicatissimo, come Anief continueremo a lottare per tutti i nostri diirtti”.
È stato illustrato anche l’iter attraverso il quale è possibile interrompere l’adesione al Fondo Espero, che ricordiamo, avviene attraverso silenzio-assenso. Per rivedere la diretta, cliccare qui.
Secondo il sindacato Anief non è interesse del lavoratore l’adesione al Fondo, poiché non nasce da una scelta libera. Nel caso in cui gli assunti dal 2019 fossero contrari a questa tipologia di adesione possono, su Istanze on line, disdire l’iscrizione al Fondo Espero.
Il sindacato Anief ha più volte ribadito che l’adesione alla previdenza complementare Fondo Espero non può essere attuata con la formula del silenzio-assenso. Anief ricorda che questa situazione è frutto dall’accordo sottoscritto il 16 novembre 2023 tra l’Aran e gli altri sindacati istitutori del fondo stesso: “Gli assegni di pensione – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – sono destinati a diventare sempre più bassi e di fondo è positivo preoccuparsi per tempo, ma tale preoccupazione deve essere una scelta sicuramente consapevole. Espero è un fondo di comparto, come in altri settori ti dà un minimo di rendimento, allora noi abbiamo detto: attenzione, chi vuole aderire si informi, ma l'iscrizione col silenzio assenso non ci piace”.
di LA REDAZIONE
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