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ABILITAZIONE E CONCORSI IN ARRIVO, PER ANIEF TASSE ESORBITANTI ED INGIUSTE A CARICO DEI DOCENTI

Aggiornamento: 19 nov 2023

Anief: “Centinaia di migliaia di giovani insegnanti, precari ed anche di ruolo, proveranno il nuovo concorso per poter conseguire una nuova abilitazione e partecipare ai concorsi del PNRR”


Per la scuola è “un momento importante” perché stanno per partire i concorsi per docenti e la formazione degli insegnanti: solo che questo avviene “con costi esosi” per i partecipanti: “più di 3.000 euro il costo per accedere ai corsi, più 100 euro la pratica per poter accedere alle prove”. La denuncia è del presidente Anief Marcello Pacifico.

“Centinaia di migliaia di giovani insegnanti, precari ed anche di ruolo, proveranno il nuovo concorso per poter conseguire una nuova abilitazione e partecipare ai concorsi del PNRR”, ha detto il leader sindacale all’agenzia Teleborsa ricordando però anche che il sindacato è “più che convinto che questa richiesta dello Stato non sia giustificata dal nuovo contratto. L'ipotesi di contratto che ha sottoscritto l'Anief - spiega il sindacalista - ha chiarito che anche l a formazione universitaria deve essere retribuita. Gli insegnanti devono essere pagati e non devono pagare per poter insegnare”.

Secondo Pacifico, “basterebbe pensare che i medici prendono una borsa di studio di 1.800 euro al mese: è bassa, ma almeno la prendono", mentre agli insegnanti, sempre per formarsi, chiediamo cifre non indifferenti: “Non è quello che chiede l'Europa – ribadisce il presidente Anief - : abbiamo scritto alla UE e siamo anche pronti ad andare in Tribunale”, perché “è arrivato il momento che lo Stato si assuma l'impegno di pagare: non è più possibile fare dei concorsi e pagare delle tasse per fare un concorso pubblico. Lo Stato deve rimuovere gli ostacoli per i concorsi, garantire e pagare gli specializzandi, soprattutto su sostegno, mentre per gli altri apriremo delle vertenze”. Pacifico, infine, annuncia che l’organizzazione che rappresenta “continuerà su questa linea, perché lo Stato deve investire sui giovani insegnanti e non deve diventare discriminante o tutelare solo pochi”.



Sempre il sindacato nazionale Anief ricorda che il DPCM pubblicato alcuni giorni fa sulla nuova formazione del personale che continua a prevedere corsi a pagamento (a dispetto del Contratto collettivo nazional 2019/2021 dei comparti Istruzione, Università e Ricerca che non prevede costi per i lavoratori, ma solo formazione retribuita laddove si superino le ore di servizio). Per questi motivi, Anief dice basta e valuterà a breve come operare, anche per opporsi al Dpcm sulla formazione dei docenti, che si contrappone alla direttiva europea sulla organizzazione dell'orario di lavoro (88/2003): è probabile che il sindacato avvia una denuncia specifica proprio all’Unione europea.





di CLAUDIO CASTAGNA


contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it


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